Il testo ed il commento al Vangelo di oggi,
27 Agosto 2017 – Mt 23, 13-22
XXI Settimana del Tempo Ordinario – Anno I
- Colore liturgico: Verde
- Periodo: Lunedì
- Il Santo di oggi: S. Agostino (m); S. Fiorentina; S. Vicinio
- Il Signore ama il suo popolo.
- Letture del giorno: 1 Ts 1,2-5.8-10; Sal.149; Mt 23, 13-22
- Calendario Liturgico di Agosto
Mt 23, 13-22
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù parlò dicendo:
«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna due volte più di voi.
Guai a voi, guide cieche, che dite: “Se uno giura per il tempio, non conta nulla; se invece uno giura per l’oro del tempio, resta obbligato”. Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l’oro o il tempio che rende sacro l’oro? E dite ancora: “Se uno giura per l’altare, non conta nulla; se invece uno giura per l’offerta che vi sta sopra, resta obbligato”. Ciechi! Che cosa è più grande: l’offerta o l’altare che rende sacra l’offerta? Ebbene, chi giura per l’altare, giura per l’altare e per quanto vi sta sopra; e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che lo abita. E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Commento al Vangelo del giorno – Mt 23, 13-22
A cura dell’Ordine dei Carmelitani
Nei prossimi tre giorni meditiamo il discorso pronunciato da Gesù che critica i dottori della legge ed i farisei, chiamandoli ipocriti. Nel vangelo di oggi (Mt 23,13-22), Gesù pronuncia contro di loro quattro volte l’espressione “Guai a voi…” (Mt 23,23-26), e nel vangelo di dopodomani, la pronuncia altre due volte (Mt 23,27-32). Sono espressioni contro i capi religiosi dell’epoca e sono parole molto dure. Nel meditarle, devo pensare non solo ai dottori ed ai farisei del tempo di Gesù, ma anche e soprattutto all’ipocrita che si trova in me, in noi, nella nostra famiglia, nella comunità, nella nostra Chiesa, nella società di oggi. Guardiamo nello specchio del testo per scoprire ciò che c’è di sbagliato in noi stessi.
Matteo 23,13: Il primo ‘Guai a voi…’ contro coloro che chiudono la porta del Regno, perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci. Come chiudono il Regno? Presentando Dio come un giudice severo, lasciando poco spazio alla misericordia. Imponendo in nome di Dio leggi e norme che non hanno nulla a che vedere con i comandamenti di Dio, falsificando l’immagine del Regno ed uccidendo il desiderio di servire Dio e il Regno. Una comunità che si organizza attorno a questo falso dio “non entra nel Regno”, non è nemmeno espressione del Regno, ed impedisce che i suoi membri entrino nel Regno.
Matteo 23,14: Il secondo “Guai a voi…” va contro coloro che usano la religione per arricchirsi. Voi che sfruttate le vedove e rubate nelle loro case, e per occultarlo dite lunghe orazioni! Per questo, voi riceverete una condanna più severa”. Gesù permette ai discepoli di vivere il vangelo, poiché dice che l’operaio ha diritto al suo salario (Lc 10,7; cf. 1Cor 9,13-14), ma usare la preghiera e la religione come mezzo per arricchirsi, ciò è ipocrisia e non rivela la Buona Novella di Dio. Trasforma la religione in un mercato. Gesù scaccia i commercianti dal Tempio (Mc 11,15-19) citando i profeti Isaia e Geremia: “La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti. Voi invece ne avete fatto una spelonca di ladroni” (Mc 11,17; cf Is 56,7; Jr 7,11). Quando il mago Simone volle comprare il dono dello Spirito Santo, Pietro lo maledisse (At 8,18-24). Simone ricevette la “condanna più severa” di cui Gesù parla nel vangelo di oggi.
Matteo 23,15: La terza espressione di ‘Guai a voi…’ è contro coloro che fanno proselitismo “che percorrete il mare e la terra per fare un solo proselito e, ottenutolo, lo rendete figlio della Geenna il doppio di voi”. Ci sono persone che si fanno missionari e annunciano il vangelo non per irradiare la Buona Novella, ma per attrarre le persone per il loro gruppo o la loro chiesa. Una volta Giovanni proibì ad una persona di usare il nome di Gesù perché non faceva parte del suo gruppo. Gesù rispose: “Non lo proibite, poiché chi non è contro di noi è a nostro favore (Mc 9,39). Il documento dell’Assemblea Plenaria dei vescovi dell’America Latina, che si è svolta a marzo del 2008 ad Aparecida, Brasile, ha come titolo: “Discepoli e missionari di Gesù Cristo, affinché in Lui i nostri popoli abbiano vita.” Ossia, lo scopo della missione non è fare in modo che la gente diventi cattolica, ma che i popoli abbiano vita, e vita in abbondanza.
Matteo 23,16-22: Il quarto Guai a voi …! è contro coloro che fanno giuramento: “Voi dite: se si giura per il tempio non vale, ma se si giura per l’oro del tempio si è obbligati”. Gesù fa una lunga disquisizione per mostrare l’incoerenza di tanti giuramenti che la gente faceva o che la religione ufficiale ordinava di fare: giuramenti per l’oro del Tempio o per l’offerta che sta sull’altare. L’insegnamento di Gesù, dato nel Discorso della Montagna, è il migliore commento del messaggio del vangelo di oggi: “Ma io vi dico: non giurate in modo alcuno, né per il cielo perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello per i suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del gran re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno.” (Mt 5,34-37)
Per un confronto personale
- Sono quattro ‘Guai a voi…’ , quattro motivi per ricevere una critica severa da parte di Gesù. Quale delle quattro critiche si riferisce a me?
- La nostra Chiesa, merita oggi questi ‘Guai a voi’ da parte di Gesù?
Preghiera finale
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore da tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome. (Sal 95)