Il Vangelo del giorno, 27 Ottobre 2018 โ€“ Lc 12, 54-59

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Il commento al Vengelo del
27 Ottobre 2018 su Lc 12, 54-59

Ventinovesima settimana del Tempo Ordinario โ€“ Anno II/B

  • Colore liturgico: VERDE
  • Periodo: Sabato
  • Il Santo di oggi:
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: Andremo con gioia alla casa del Signore
  • Letture del giorno: Ef 4, 7-16; Sal 121; Lc 13, 1-9
  • Calendario Liturgico di Ottobre

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Lc 13, 1-9
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, si presentarono alcuni a riferire a Gesรน il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesรน disse loro: ยซCredete che quei Galilei fossero piรน peccatori di tutti i Galilei, per aver subรฌto tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollรฒ la torre di Sรฌloe e le uccise, credete che fossero piรน colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modoยป.
Diceva anche questa parabola: ยซUn tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovรฒ. Allora disse al vignaiolo: โ€œEcco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su questโ€™albero, ma non ne trovo. Tร glialo dunque! Perchรฉ deve sfruttare il terreno?โ€. Ma quello gli rispose: โ€œPadrone, lascialo ancora questโ€™anno, finchรฉ gli avrรฒ zappato attorno e avrรฒ messo il concime. Vedremo se porterร  frutti per lโ€™avvenire; se no, lo taglieraiโ€ยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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Fonte: LaSacraBibbia.net

Commento al Vangelo a cura dei Monaci Benedettini

Come leggere la storia.

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Abbiamo ascoltato dal vangelo di ieri il rimprovero di Gesรน per non essere capaci di leggere i segni dei tempi con la luce della fede.

Oggi lo stesso Signore ci invita a riflettere sugli episodi di cronaca, accaduti in quei giorni, ma che sostanzialmente continuamente accadono nella storia degli uomini.

Era ferma convinzione dei credenti di allora che ogni disgrazia derivasse da un castigo divino in seguito a peccati commessi. Gesรน viene a correggere tale concetto: egli afferma che le vittime di quei disastri e di tutti quelli che sono accaduti o possono accadere, non sono periti per un castigo divino, sicuramente perรฒ dovevano essere letti come monito ad una vera conversione e un appello a cambiare vita, memori della fragilitร  dellโ€™uomo.

Come ci appare evidente questo insegnamento in questi giorni! La parabola del fico sterile viene proclamata a conferma di quanto Gesรน ci ha giร  detto: se non ascoltiamo con la dovuta sollecitudine gli appelli divini, se non facciamo seguire a questi, la nostra sincera conversione per rende fruttuosa la vita, rischiamo di essere poi respinti dal Signore.

Anche questa triste eventualitร  scaturisce piรน da una autocondanna che da un castigo divino.

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