III settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
- Periodo: Lunedì
- Il Santo di oggi: S. Angela Merìci (mf); S. Vitaliano; S. Giuliano da Sora
- Ritornello al Salmo Responsoriale: La mia fedeltà e il mio amore saranno con lui
- Letture del giorno: 2 Sam 5, 1-7. 10; Sal 88; Mc 3, 22-30
- Calendario Liturgico di Gennaio
Leggi il brano del Vangelo odierno
Mc 3, 22-30
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni».
Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito.
Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.
In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna».
Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews.
Commento al Vangelo a cura dei
Monaci Benedettini
La bestemmia che nega l’Amore.
I santi in cielo cantano alla misericordia di Dio; per quell’amore hanno raggiunto la meta e ne godono per l’eternità; in vita ripetutamente ne beneficiamo nei sacramenti, come fonte di perdono e di riconciliazione. La malvagità dei soliti nemici di Gesù, ottenebrati dal male, nella loro cecità, dicevano: “Costui è posseduto da Beelzebul e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni».
Giungono a dire in modo blasfemo e sacrilego che Gesù, splendore della gloria di Dio e rivelazione della sua immensa bontà e misericordia, era posseduto da uno spirito impuro. Attribuiscono a Gesù rinnegando così la sua divinità, nella spudorata menzogna, quello che essi erano realmente, assecondando nell’insanabile orgoglio le suggestioni diaboliche. Gesù a quel punto deve far comprendere tutto il peso e la gravità di quel peccato dicendo in modo solenne: “In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna”.
Spogliare il Signore della sua più sublime virtù, della sua stessa essenza, bestemmiando così contro l’Amore, ci si priva volontariamente della possibilità del perdono; si ripercorre così personalmente il tristissimo percorso che ha scatenato l’inferno. Quando spegniamo e lasciamo morire la misericordia nasce l’inferno. Rifiutando e rinnegando l’Amore in Dio si rinnega il perdono e si rifiuta la misericordia. Così è accaduto a Satana, così accade inevitabilmente ai suoi seguaci. Ci conviene ripetere frequentemente: “Dio è amore; chi sta nell’amore dimora in Dio e Dio dimora in lui”.