Il commento al Vengelo
del 26 Gennaio 2019
su Lc 10, 1-9
Seconda settimana del Tempo Ordinario
Anno III/C
Colore liturgico: BIANCO
- Periodo: Sabato
- Il Santo di oggi: S. Timoteo e Tito – memoria
- Ritornello al Salmo Responsoriale: Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore
- Letture del giorno: 2Tm 1,1-8; Sal 95; Lc 10,1-9
- Calendario Liturgico di Gennaio
Lc 10, 1-9
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews:
Commento al Vangelo a cura dei Monaci Benedettini
Santi Tito e Timoteo, vescovi.
San Timoteo viene preposto da San Paolo come vescovo di Éfeso e egli gli scrive una bellissima lettera, chiamandolo: “Figlio carissimo… rendo grazie a Dio che io servo, come i miei antenati, con coscienza pura, ricordandomi di te nelle mie preghiere sempre, notte e giorno…
Mi tornano alla mente le tue lacrime e sento la nostalgia di rivederti per essere pieno di gioia. Mi ricordo infatti della tua schietta fede, che èbbero anche tua nonna Lòide e tua madre Eunìce… Non ti vergognare di dare testimonianza al nostro Signore, né di me che sono in carcere per Lui; ma, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo”.
Che bei sentimenti umani ci sono dentro il cuore di questo grande Apostolo di Cristo!… Chi vive con Gesù Cristo infatti si perfeziona anche umanamente, oltre che psicologicamente e spiritualmente. Chi si allontana da Lui diventa mezzo squilibrato in tutto. San Paolo lasciò anche, come Vescovo di Creta, San Tito e, scrivendogli, lo chiama: “mio vero figlio nella medesima fede”.
Questi due Santi, assieme a San Paolo sono davvero innamorati di Gesù Cristo, e perciò sono forti evangelizzatori in mezzo ad un popolo pagano, che non era certamente migliore del nostro popolo di oggi. E Gesù diceva, e lo ripete ancora per noi: “La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il Signore della messe, perché mandi operai alla sua messe! Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca né sandali…
In qualunque casa entriate, prima dite: ‘Pace e questa casa!’… guarite i malati che vi si trovano e dite loro: è vicino a voi il Regno di Dio. Questo era il ministero santo degli apostoli di Cristo e anche dei Santi Tito e Timoteo, e questo resta anche oggi per noi, e per sempre. E ora una breve riflessione!… Chissà, pensavo tra me e me, perché oggi l’apostolato non funziona più di tanto…?
E forse sarà anche perché si fanno tanti bei discorsi e conferenze, catechesi e omelie ma poi si va predicare in giro, portando con sé anche una buona borsa e più di un paio di sandali?…