Il commento al Vengelo del giorno
25 Luglio 2019
su Mt 20, 20-28
XVI Settimana del Tempo Ordinario โ Anno I
Colore liturgico: ROSSO
- Periodo: Giovedรฌ
- Il Santo di oggi: S. GIACOMO Apostolo
- Ritornello al Salmo Responsoriale: Chi semina nelle lacrime mieterร nella gioia
- Letture del giorno: 2 Cor 4, 7-15; Sal 125; Mt 20, 20-28
- Calendario Liturgico di Luglio
Mt 20, 20-28
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, si avvicinรฒ a Gesรน la madre dei figli di Zebedรจo con i suoi figli e si prostrรฒ per chiedergli qualcosa. Egli le disse: ยซChe cosa vuoi?ยป. Gli rispose: ยซDiโ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regnoยป. Rispose Gesรน: ยซVoi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?ยป. Gli dicono: ยซLo possiamoยป. Ed egli disse loro: ยซIl mio calice, lo berrete; perรฒ sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: รจ per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparatoยป.
Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesรน li chiamรฒ a sรฉ e disse: ยซVoi sapete che i governanti delle nazioni dรณminano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarร cosรฌ; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarร vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarร vostro schiavo. Come il Figlio dellโuomo, che non รจ venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per moltiยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews.
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Commento al Vangelo a cura dei
Monaci Benedettini
Servizio e martirio.
Il colloquio che si svolge nel brano evangelico, scelto per la festa dellโapostolo Giacomo, รจ fin troppo chiaro nellโindicarci lo spirito con cui ci si deve mettere al servizio del Vangelo. Le categorie del pensare e dellโagire comuni sono rovesciate, cosรฌ come lo sono nella seconda lettera ai Corinzi. Provate a considerare quale messaggio radicale e in controtendenza ci viene da questi passi.
Si parla di croce, di morte, di sofferenza, e tutto questo vissuto nella speranza che โcolui che ha risuscitato il Signore Gesรน, risusciterร anche noi con Gesรนโ, e ancora vi si dice che se si vuole comandare bisogna servire, che i primi posti da ricercare sono quelli che ci mettono a servizio dellโaltro. Tentiamo di rileggere la nostra vita cristiana alla luce di questa parola e a pensare allโincidenza che termini quali quelli proposti hanno nei nostri comportamenti quotidiani: nel rapporto con la mia comunitร parrocchiale, con la mia famiglia, nellโambito del mio lavoro e in fondo con me stesso.
Sรฌ, perchรฉ il ricercare spasmodicamente il primo posto, in ordine al potere e non al servizio, potrebbe anche voler dire non sentirsi capaci di โhabitare secumโ, (stare con sรฉ stesso) espressione dei Dialoghi di Gregorio Magno e cara alla tradizione benedettina, con cui si vuole indicare la possibilitร di un animo pacificato di stare solo, e di non dover provare necessariamente qualcosa a qualcuno. Scoprire i propri punti deboli รจ giร un passo per poterli gestire e per conviverci.
Forse anche Giacomo, dalla risposta di Gesรน, si sarร sentito infastidito ed anche mortificato, ma il suo martirio ci dimostra che quellโinsegnamento di Gesรน รจ stato recepito e vissuto fino alle estreme conseguenze.