Il commento al Vengelo del giorno
24 Agosto 2019
su Gv 1, 45-51
XX Settimana del Tempo Ordinario – Anno I
Colore liturgico: VERDE
- Periodo: Sabato
- Il Santo di oggi: S. Bartolomeo ap. (f); S. Giovanna Antida Thouret
- Ritornello al Salmo Responsoriale: I tuoi santi, Signore, dicano la gloria del tuo regno.
- Letture del giorno: Ap 21, 9-14; Sal 144; Gv 1, 45-51
- Calendario Liturgico di Agosto
Gv 1, 45-51
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Filippo trovò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». Natanaèle gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi».
Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews.
Commento al Vangelo a cura dei
Monaci Benedettini
Un vero Israelita in cui non c’è falsità.
Gesù proclamando le beatitudini aveva annoverato tra i beati i puri di cuore, motivando: perché vedranno Dio. Natanaèle, l’apostolo che oggi festeggiamo, viene definito dal Signore un vero israelita in cui non c’è falsità.
Dove non c’è falsità c’è purezza di cuore, la virtù che consentirà all’apostolo di incontrare il Signore e lo induce a fare la sua bella confessione di fede: “Rabbì, tu sei il figlio di Dio, tu sei il re d’Israele”. Ecco come Bartolomeo ha trovato il suo Dio e il suo re nella persona del Cristo.
Gesù in premio della sua fede gli predice la risurrezione: «In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell’uomo». Ci viene così offerto uno splendido esempio di come incontrare il Signore e poi seguirlo in piena fedeltà.
Occorre alimentare la fede, accettare la mediazione di chi può condurci verso Cristo (è Filippo ad indicare il Messia a Natanaèle), lasciarsi guardare e riconoscere da lui, vedere in fine in Lui la risposta ultima a tutti i nostri interrogativi.
Natanaèle, che era un intellettuale onesto, un vero israelita, comprende la novità di Cristo e ne professa esplicitamente la superiorità, riconoscendolo figlio di Dio.