Il Vangelo del giorno, 23 Ottobre 2018 – Lc 12, 35-38

Il commento al Vengelo del
23 Ottobre 2018 su Lc 12, 35-38

Ventinovesima settimana del Tempo Ordinario – Anno II/B

  • Colore liturgico: VERDE
  • Periodo: Martedì
  • Il Santo di oggi: S. Giovanni da Capestrano – memoria facoltativa
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: Il Signore annuncia la pace al suo popolo
  • Letture del giorno: Ef 2, 12-22; Sal 84; Lc 12, 35-38
  • Calendario Liturgico di Ottobre
Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews:

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Lc 12, 35-38
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli.
E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro!».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Fonte: LaSacraBibbia.net

Commento al Vangelo a cura dei Monaci Benedettini

Beati… se li troverà vigilanti al suo arrivo!

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Siamo invitati dal Vangelo di oggi a guardare se le nostre lucerne sono accese, se siamo vigilanti. La nostra vigilanza non è uno scrutare nel buio.

E’ un tenere luminosa, in noi davanti al mondo, la presenza del Signore, continuando la sua missione tra i fratelli. Se camminassimo come lui ha camminato, presteremo i piedi per il suo ritorno.

“Siate pronti, con la cintura ai fianchi e le lucerne accese”. Non importa che il padrone non arrivi in un’ora prefissata: quello che ha valore, è vivere nella disponibilità del suo ritorno. Il tempo dell’attesa infatti non è finalizzato in se stesso, ma in funzione del servizio, giacché il Regno si àncora e si matura nell’operosità della nostra vita.

L’uomo è ciò che attende. La cosa più sorprendente della parabola è il cambiamento di situazione che si ha come premio per la vigilanza dei servi. “Siate simili a coloro che aspettano il padrone quando torna dalle nozze, per aprirgli subito, appena arriva e bussa”. Questi diventano signori che il padrone fa sedere a tavola per servirli egli stesso.

L’arrivo del Regno di Dio li ricompenserà in abbondanza. Gesù dirà: “Chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve”. Nella Chiesa il comportamento tipico di Gesù è stato reso con l’immagine del servire a tavola. Gli eletti troveranno nel Regno di Dio lo stesso comportamento di Gesù che ha caratterizzato la sua esistenza.

La riaffermata beatitudine: “se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro”, indica l’importanza della vigilanza, anche se l’attesa si prolunga senza fissa scadenza.

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