Il commento al Vengelo del
22 Settembre 2018 su Lc 8, 4-15
Ventiquattresima settimana del Tempo Ordinario – Anno II/B
- Colore liturgico: VERDE
- Periodo: Sabato
- Il Santo di oggi:
- Ritornello al Salmo Responsoriale: Camminerò davanti a Dio nella luce dei viventi
- Letture del giorno: 1 Cor 15,35-37.42-49; Sal 55; Lc 8, 4-15
- Calendario Liturgico di Settembre
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Lc 8, 4-15
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, poiché una grande folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, Gesù disse con una parabola: «Il seminatore uscì a seminare il suo seme. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la mangiarono. Un’altra parte cadde sulla pietra e, appena germogliata, seccò per mancanza di umidità. Un’altra parte cadde in mezzo ai rovi e i rovi, cresciuti insieme con essa, la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono, germogliò e fruttò cento volte tanto». Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
I suoi discepoli lo interrogavano sul significato della parabola. Ed egli disse: «A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo con parabole, affinché
vedendo non vedano
e ascoltando non comprendano.
Il significato della parabola è questo: il seme è la parola di Dio. I semi caduti lungo la strada sono coloro che l’hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la Parola dal loro cuore, perché non avvenga che, credendo, siano salvati. Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, ricevono la Parola con gioia, ma non hanno radici; credono per un certo tempo, ma nel tempo della prova vengono meno. Quello caduto in mezzo ai rovi sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano soffocare da preoccupazioni, ricchezze e piaceri della vita e non giungono a maturazione. Quello sul terreno buono sono coloro che, dopo aver ascoltato la Parola con cuore integro e buono, la custodiscono e producono frutto con perseveranza.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Fonte: LaSacraBibbia.net
Commento al Vangelo a cura dei Monaci Benedettini
Il seme è la parola di Dio.
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Oggi siamo invitati a meditare su una delle parabole più note dei Vangeli: quella del seminatore che esce a seminare. I discepoli esortano Gesù a fornire la spiegazione della parabola ed Egli riassume tutto in un’affermazione precisa.
Scompare, nelle parole di Gesù la figura del seminatore, che sembrava essere il centro della parabola stessa. L’attenzione è tutta rivolta al seme ed all’accoglienza della Parola. E’ una Parola missionaria perché cade dappertutto e per tutti. Il messaggio è universale, lo dice lo stesso Gesù quando parla con i suoi discepoli.
A loro affida un compito che diventa missione su tutta la terra. Il seme può e deve poter germogliare se innestato nel terreno buono. E’ nostro compito rendere il cuore pronto all’accoglienza.
Un insegnamento di Gesù rivolto ai suoi discepoli diventa esortazione per tutti noi, diventa necessità di sostenere un profondo esame di coscienza nel nostro porci di fronte al Mistero di Gesù.