Il Vangelo del Giorno, 22 Gennaio 2018 – Mc 3, 22-30

Il testo ed il commento al Vangelo
del 22 Gennaio 2018 su Mc 3, 22-30

III Settimana del Tempo Ordinario – Anno II/B

  • Colore liturgico: Verde
  • Periodo: Lunedì
  • Il Santo di oggi:  S. Vincenzo (mf); S. Vincenzo Pallotti; B. Laura Vicuña
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: La mia fedeltà e il mio amore saranno con lui.
  • Letture del giorno: 2 Sam 5, 1-7. 10; Sal 88; Mc 3, 22-30
  • Calendario Liturgico di Gennaio
Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews:

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mc 3, 22-30
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni».
Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito.
Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.
In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna».
Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Commento al Vangelo del giorno a cura dei Monaci Benedettini

…ma sta per finire…

Gesù è nella Giudea, già la sua fama si sta diffondendo e da Gerusalemme, dal cuore della Giudea, arrivano degli scribi per contrastarlo. Si arriva persino a dire che Egli opera in nome del nemico che vuole combattere. Il momento è critico.

Alla popolarità di chi ha già ricevuto tanti benefici da Gesù, si aggiunge subito una reazione opposta, piena di sospetto e di ipocrisia. Importante è l’atteggiamento stesso di Gesù. Non si lascia impaurire, non risponde con le stesse armi di chi lo combatte. Chiama a sé chi lo critica così aspramente, non per vendicarsi, non per annullare questi avversari. Egli preferisce il dialogo, il confronto aperto e sereno, l’insegnamento fondato sulla ragione che porta ad una migliore conoscenza di Lui e del suo messaggio.

Un messaggio di amore e di perdono, in contrasto con il clima che si andava a determinare attorno a Lui. Gesù è il primo ad essere disponibile al perdono; Egli non chiede altro che entrare in quei cuori così duri. Anche l’episodio di oggi ci esorta a considerare non solo le parole di Gesù, ma anche il suo atteggiamento. Scopriremo, sempre, la coerenza tra il suo agire, franco e sereno, e le sue parole e l’insegnamento, così profonde.

Il suo messaggio diventa, quindi norma di vita: perdòno ed amore, le caratteristiche del vero cristiano.

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