Il testo ed il commento al Vangelo di oggi,
2 Gennaio 2017 – Gv 1, 19-28
II Settimana del Tempo di Natale
[box type=”note” ]Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno, Vescovi e Dottori della Chiesa, santi (Memoria obbligatoria)[/box]
- Colore liturgico: Bianco
- Periodo: Lunedì – II Settimana del Tempo di Natale
- Il Santo di oggi: Ss. Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno (m)
- Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore.
- Letture del giorno: 1 Gv 2, 22-28; Sal 97; Gv 1, 19-28
Gv 1, 19-28
Dal Vangelo secondo Giovanni
Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elìa?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa».
Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elìa, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo»
Questo avvenne in Betà nia, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Commento al Vangelo del giorno – Gv 1, 19-28
Commento a cura dei Monaci Benedettini
Voce di uno che grida nel deserto.
La voce nel deserto è il grido, l’annuncio di un solitario che costata che le sue parole si perdono inascoltate nelle dune. La voce che proclama una presenza e d’intorno il silenzio muto o il chiasso dei lontani. Accade ancora perché il frastuono è grande e sòffoca le voci autentiche, anche quelle di chi umilmente parla nel nome del Signore.
Le voci cadono nel deserto anche quando si ammassano le folle se queste sono affette da sordità spirituale. Non si ascolta e non si riconoscono i profeti. «Chi sei tu?» – chiedono a Giovanni Battista. L’identità del profeta è riposta unicamente nella sua missione; per mandato divino egli parla e quanto proclama va accolto con la fede.
Il profeta non parla di sé, non ha un messaggio proprio da proporre né verità personali da scandire: parla la Parola di Dio, è un intermediario tra cielo e terra, tra Dio e gli uomini. Il Battista ha una missione davvero speciale: egli deve additare al mondo l’Agnello di Dio che viene a cancellare il peccato del mondo.
Invita alla conversione, rifiuta le false identificazioni che alcuni fanno sulla sua persona, ribadisce che egli sta preparando la strada a colui al quale non è degno di sciogliere il legaccio del sandalo. Egli è il testimone del Cristo già presente nel mondo e che sta per iniziare la sua missione.
Egli afferma che la vera adesione non deve essere rivolta alla sua persona, ma al Messia, al salvatore del mondo. Ai nostri giorni non mancano profeti, sono pochi gli ascoltatori attenti.