Il Vangelo del giorno, 18 Ottobre 2018 – Lc 12, 1-7

Il commento al Vengelo del
18 Ottobre 2018 su Lc 12, 1-7

Ventottesima settimana del Tempo Ordinario – Anno II/B

  • Colore liturgico: VENERDI’
  • Periodo: Venerdì
  • Il Santo di oggi: Ss. Giovanni de Br., Isacco J. e compagni – S. Paolo della Croce – memoria facoltativa
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: Beato il popolo scelto dal Signore
  • Letture del giorno: Ef 1, 11-14; Sal 32; Lc 12, 1-7
  • Calendario Liturgico di Ottobre
Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews:

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Lc 12, 1-7
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, si erano radunate migliaia di persone, al punto che si calpestavano a vicenda, e Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli:
«Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia. Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze.
Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla. Vi mostrerò invece di chi dovete aver paura: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geènna. Sì, ve lo dico, temete costui.
Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate paura: valete più di molti passeri!».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Fonte: LaSacraBibbia.net

Commento al Vangelo a cura dei Monaci Benedettini

Contati anche i capelli del vostro capo.

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Dinanzi ad una moltitudine di persone, che si accalcava attorno a Lui per ascoltarlo, Gesù si rivolse anzitutto ai discepoli: “guardatevi dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia”.

Le parole di incoraggiamento di Cristo sono inquadrate in un contesto di persecuzione e di ostilità in cui saranno situati i discepoli. Essi sono incoraggiati a non fare come i farisei, le cui parole non corrispondono a ciò che pensano.

Essi sono chiamati a testimoniare la loro fede, costi quel che costi, perché “non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato”. Gesù è venuto a togliere all’uomo i veli della menzogna e ha restituirlo alla sua verità di figlio, infinitamente amato dalla misericordia del Padre.

Certo, i credenti, come uomini, provano timore di fronte al pericolo della persecuzione, di una testimonianza difficile. Comunque una sola perdita è irreparabile: “temete colui che dopo aver ucciso, ha il potere di gettarvi nella Geènna”. L’atteggiamento fondamentale dei credenti non è fondato sul timore.

C’è chi vìgila, per difenderli. Dio si prende cura perfino dei passeri. A maggior ragione non dimenticherà i discepoli. “Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati”. Questo vuol dire che viviamo in un mondo d’amore e di fiducia. Dio ci ama, ci sostiene con la sua mano forte, come sostenne Gesù sulla terra.

Perciò l’ultima parola è sempre il “non abbiate timore”.

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