Il Vangelo del giorno, 17 Gennaio 2020 – Mc 2, 1-12

I settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

  • Periodo: Venerdì
  • Il Santo di oggi: S. Prisca; S. Margherita di Ungheria; B. Beatrice d’Este
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: Canterò in eterno l’amore del Signore
  • Letture del giorno: 1 Sam 8, 4-7. 10-22; Sal 88; Mc 2, 1-12
  • Calendario Liturgico di Gennaio

Leggi il brano del Vangelo odierno

Mc 2, 1-12
Dal Vangelo secondo Marco

Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola.
Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati».
Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?». E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate queste cose nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire al paralitico “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati, prendi la tua barella e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi la tua barella e va’ a casa tua».
Quello si alzò e subito prese la sua barella, sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews.

Commento al Vangelo a cura dei
Monaci Benedettini

La fede che ottiene il perdono dei peccati.

“Non vogliamo che costui regni su di noi”; prima di sentire questo grido blasfemo contro Gesù, già Samuele l’ascolta dal popolo eletto e ribelle. Però sono sempre tragiche le conseguenze delle ribellioni e dell’abbandono di Dio. L’evangelista Marco ci presenta invece una scena opposta: sapendo che Gesù era in casa a Cafarnao, “si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola”.

Ecco una folla ammirata e assetata di verità! Al messaggio del Maestro segue una encomiabile testimonianza di carità fraterna: quattro persone, portatori di un paralitico sono impegnati a condurlo da Gesù. La calca non consente loro di entrare per la porta, ed ecco un gesto audace: “Scoperchiarono il tetto nel punto dove si trovava Gesù e, fatta un’apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico.

Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati». È la fede dei portatori a smuovere prima la misericordia e poi la potenza e del Signore: al perdono dei peccati segue, dopo i cattivi pensieri dei soliti scribi, la piena guarigione del paralitico; condividiamo la meraviglia e la lode a divino Redentore: “Un grande profeta è sorto tra noi, e Dio ha visitato il suo popolo”. Gesù, medico e medicina, guarisce anima e corpo.

Viene da pensare: quanti nostri fratelli paralitici nel corpo e ancor più nell’anima attendono dei portatori per incontrare Gesù! Urge la carità che non soltanto nutre il fisico, ma dà vita nuova all’anima. La carità verso il nostro prossimo deve essere adorna di sacrificio e di audacia per essere conforme all’amore che Dio ha rivelato a noi in Cristo.

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