Il Vangelo del Giorno, 16 Marzo 2018 – Gv 7, 1-2. 10. 25-30

Il testo ed il commento al Vangelo
del 16 Marzo 2018 su Gv 7, 1-2. 10. 25-30

IV Settimana del Tempo di Quaresima – Anno II/B

  • Colore liturgico: Viola
  • Periodo: Venerdì
  • Il Santo di oggi: Ss. Ilario e Taziano; S. Eriberto; B. Giovanni Sordi
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato.
  • Letture del giorno: Sap 2, 1. 12-22; Sal.33; Gv 7, 1-2. 10. 25-30
  • Calendario Liturgico di Marzo
Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews:

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Gv 7, 1-2. 10. 25-30
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo.
Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. Quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi di nascosto.
Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia».
Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato».
Cercavano allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Commento al Vangelo del giorno a cura dei Monaci Benedettini

Per conoscere Gesù.

La lotta che Gesù ingaggia con i suoi oppositori, come riferita dall’evangelista Giovanni, ha un valore emblematico e non va letto solo sotto il profilo storico. È un evento che si proietta in tutta la storia e che riguarda sostanzialmente l’accoglienza del Cristo nella fede o il rifiuto di Lui.

Del resto nessuno di noi dubita di doversi onestamente annoverare tra gli stessi suoi crocifissori. Pare che proprio non debba mai finire l’alternanza tra coloro che credono in Lui e coloro che lo rifiutano. A noi, che abbiamo avuto il dono della fede, ci insorge talvolta il dubbio di una apparente arrendevolezza del Cristo dinanzi al giudizio del mondo.

Un Cristo Signore, Figlio di Dio, che è costretto a nascondersi perché i giudei cercavano di ucciderlo, ci sorprende e ci stupisce, soprattutto se confrontiamo la sua mitezza con la potenza dei grandi del mondo. I grandi, i potenti della terra sanno far valere i loro diritti, sanno far tacere i loro oppositori, prevalgono sempre sugli altri. Gesù andrà incontro alla morte, dopo un assurdo ed iniquo giudizio, come un agnello mansueto condotto al macello.

Non cederà neanche dinanzi alle sollecitazioni e alla tentazione di scendere dalla croce. Quanto è difficile per noi comprendere la potenza che si esprime nell’amore, comprendere la sconfitta che è vera e definitiva vittoria, convincerci che la morte è fonte di vita e garanzia di risurrezione.

Senza la fede tutto suona tremendamente assurdo e perfino offensivo alla nostra logica. Gesù ha una missione da compiere secondo un disegno misterioso del Padre: deve convincere il mondo circa la verità per distoglierci dal peccato, frutto della menzogna. Deve e vuole insegnare agli uomini a guardare oltre le umane apparenze e oltre i miseri calcoli della ragione.

Egli non può rinnegare la verità della sua persona, le sue origini divine, la sua missione; tradirebbe il mandato ricevuto dal Padre e non saranno certo le minacce a farlo tacere. Non ci stancheremo mai di affermare e di sperimentare che la verità ha un costo altissimo in questo nostro mondo, inficiato e corrotto dalla menzogna. Fortunatamente Cristo con la sua testimonianza ha dato un valore infinito alla sofferenza patita per Lui e con Lui.

Egli era circondato da scribi e farisei. I nemici di oggi hanno altri nomi ma muovono le stesse persecuzioni di allora, hanno lo stesso stile, tramano contro la Chiesa e si sentono offesi dalle verità di Cristo, chiunque sia ad affermarle e testimoniarle. La gloriosa schiera dei martiri ne è la prova più evidente.

Facciamo un proposito per oggi… Nessuna parola negativa esca dalla nostra bocca. Solo le parole di bontà e di pace…

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