Il testo ed il commento al Vangelo di oggi,
15 Giugno 2017 – Mt 5, 27-32
X Settimana del Tempo Ordinario – Anno I
- Colore liturgico: Verde
- Periodo: Venerdì
- Il Santo di oggi: Ss. Quirico e Giulitta; S. Aureliano
- A te, Signore, offrirò un sacrificio di ringraziamento
- Letture del giorno: 2 Cor 4, 7-15; Sal.115; Mt 5, 27-32
- Calendario Liturgico di Giugno
Mt 5, 27-32
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.
Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Commento al Vangelo del giorno – Mt 5, 27-32
A cura dei Monaci Benedettini
L’esigenza della perfezione.
[ads2]Tutti i rapporti umani dovrebbero essere regolati da quell’amore che Gesù ci ha insegnato. Questa esigenza però assume un’importanza particolare nell’ambito del matrimonio, che, elevato alla dignità di sacramento, deve essere espresso e vissuto nella completa fedeltà e indissolubilità. E’ importante che questa proposta sia letta nell’ambito del comandamento nuovo, sia vista come perfezionamento della legge antica e sia descritta nelle sue interiori ed esteriori implicazioni peccaminose.
Gesù ci ricorda che l’infedeltà parte dal cuore, si esprime come indebita concupiscenza e sfocia nell’adulterio. Gli esempi che seguono, l’occhio da cavare, la mano da tagliare, vogliono esprimere il primato dello spirito sul corpo e il miglior valore dell’eternità rispetto al tempo. In teoria non facciamo fatica a condividere le valutazioni che Gesù ci indica, nella pratica però è facile cadere nel tranello del capovolgimento di detti valori. Il consumismo ci spinge a desiderare le cose e a ritenere beni essenziali quelli che invece di loro natura sono solo strumenti temporanei e fugaci. Per questo San Paolo esortava già i fedeli delle prime comunità cristiane a guardare le cose di lassù e non solo le cose della terra.