Il Vangelo del Giorno, 15 dicembre 2016, Lc 7, 24-30

Data:

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Il testo ed il commento al Vangelo di oggi,
15 Dicembre 2016 โ€“ Lc 7, 24-30

Terza Settimana del Tempo di Avvento

 

  • Colore liturgico: Viola
  • Periodo: Giovedรฌ โ€“ Terza settimana del Salterio
  • Il Santo di oggi: S. Valeriano; B. Maria Vittoria Fornari; B. Carlo Steeb
  • Ti esalterรฒ, Signore, perchรฉ mi hai risollevato.
  • Letture del giorno: Is 54, 1-10; Sal. 29; Lc 7, 24-30

Lc 7, 24-30
Dal Vangelo secondo Luca

Quando gli inviati di Giovanni furono partiti, Gesรน si mise a parlare di Giovanni alle folle:

ยซChe cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che portano vesti sontuose e vivono nel lusso stanno nei palazzi dei re. Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sรฌ, io vi dico, anzi, piรน che un profeta. Egli รจ colui del quale sta scritto:

โ€œEcco, dinanzi a te mando il mio messaggero,
davanti a te egli preparerร  la tua viaโ€.

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Io vi dico: fra i nati da donna non vi รจ alcuno piรน grande di Giovanni, ma il piรน piccolo nel regno di Dio รจ piรน grande di lui.

Tutto il popolo che lo ascoltava, e anche i pubblicani, ricevendo il battesimo di Giovanni, hanno riconosciuto che Dio รจ giusto. Ma i farisei e i dottori della Legge, non facendosi battezzare da lui, hanno reso vano il disegno di Dio su di loroยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Commento al Vangelo del giorno โ€“ Lc 7, 24-30

Commento a cura dei Monaci Benedettini

Amore senza limiti.

Il brano di Isaia di oggi ci fa scoprire tutta la grandezza dellโ€™amore del Signore verso Israele e verso ogni anima redenta dal suo Sangue. Come la vergogna della donna sterile o di quella abbandonata si cambierร  in esultanza, perchรฉ diventerร  madre di innumerevoli figli, cosรฌ avverrร  per il popolo eletto, quando il suo Dio si muoverร  a salvarlo.

La collera o la punizione di un momento si cambierร  in un amore pieno di compassione e di benevolenza, nellโ€™impegno di un amore eterno, sanzionato da un giuramento: โ€œAnche se i monti si spostassero e i colli vacillassero, non si allontanerebbe da me il tuo affettoโ€.

La parola di Dio รจ sempre attuale e si rivolge a ciascuno di noi nelle situazioni varie della vita. Siamo sterili quando la nostra vita รจ vissuta lontano da Dio, dalla sua grazia. Allora tutte le opere di bene che compiamo, non hanno alcun valore dinanzi al Signore che ricompensa solo ciรฒ che รจ fatto per lui, con amore.

Ma anche se nel tempo abbiamo perso la sua amicizia, con le nostre infedeltร  e abbiamo disonorato in noi stessi e negli altri il nome santo di Dio, egli รจ sempre pronto al perdono. Anche la desolazione dello spirito, la ariditร  e il senso di abbandono del Signore vanno letti come correzione per sollecitarci al ritorno alla casa del Padre.

Ma in queste situazioni di prova e sofferenza non dovremmo mai pensare a un Dio vendicativo, giustiziere: Egli รจ misericordia e amore. Siamo perรฒ chiamati a condividere con Gesรน Salvatore il peso della croce che, accolta con amore, diventa partecipazione allโ€™opera della redenzione, personale e comunitaria.

Ecco allora il significato del โ€œmale nella mia carneโ€ che, se assunto con fede, puรฒ cambiarsi in benedizione.

Nel seguente video, la lettura ed il commento al Vangelo di Paolo Curtaz. Voce di Enrico henry Messina

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