XXIII Settimana del Tempo Ordinario – Anno I
- Periodo: Venerdรฌ
- Colore liturgico: VERDE
- Il Santo di oggi: S. Giovanni Crisostomo (m); S. Maurilio; B. Claudio Dumonet
- Ritornello al Salmo Responsoriale:ย ย Tu sei, Signore, mia parte di ereditร .
- Letture del giorno: 1 Tm 1, 1-2.12-14; Sal.15; Lc 6, 39-42
- Calendario Liturgico di Settembre
Leggi il brano del Vangelo odierno
Lc 6, 39-42
Dal Vangelo secondoย Luca
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli una parabola:
ยซPuรฒ forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non รจ piรน del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarร come il suo maestro.
Perchรฉ guardi la pagliuzza che รจ nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che รจ nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che รจ nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che รจ nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratelloยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews.
Commento al Vangelo a cura dei
Monaci Benedettini
La pagliuzza e la trave.
ยซPuรฒ forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutt’e due in una buca?ยป. Gesรน era circondato da falsi maestri, sempre pronti a giudicare e condannare gli altri e incapaci di esaminare se stessi. Egli li stigmatizza con una serie di invettive, scatenando la loro indignazione, che culminerร con le false accuse e l’assurda sentenza di morte. Alla radice delle loro falsitร c’era la presunzione, l’atteggiarsi ipocritamente a maestri e guide senza averne le doti. Dice loro esplicitamente ยซciechi e guide di ciechiยป.
- Pubblicitร -
Gesรน ammonisce anche i suoi: ยซvoi non fatevi chiamare ยซrabbรฌยป, perchรฉ uno solo รจ il vostro maestro e voi siete tutti fratelliยป. Anche il miglior discepolo del miglior maestro deve ornarsi di umiltร e mai deve ergersi a giudice degli altri. ยซPerchรฉ guardi la pagliuzza che รจ nell’occhio del tuo fratello, e non t’accorgi della trave che รจ nel tuo?ยป Ecco cosa accade quando presumiamo di poter essere giudici degli altri senza averci prima esaminato attentamente sui nostri comportamenti.
C’รจ una facile ed insidiosa convinzione in noi quando crediamo che scoprendo e smascherando gli altri difetti, ammantiamo e sminuiamo i nostri. Questa subdola insidia ci spinge a giudicare gli altri e a puntare lo sguardo indagatore e il dito accusatore verso gli altri e non verso noi stessi. Ci capita quando ci siamo disabituati a fare un attento esame di coscienza che ci indurrebbe a vedere prima la trave nel nostro occhio e poi la pagliuzza nell’occhio del nostro fratello.
Gesรน definisce tale atteggiamento come una forma di ipocrisia: ยซIpรฒcrita, togli prima la trave dal tuo occhio e allora potrai vederci bene nel togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratelloยป. Attenzione allora agli inquinamenti della nostra vista. Abbiamo il dovere di purificare il nostro occhio affinchรฉ possa vedere nella pienezza della luce che lo stesso Signore ci dona e procedere prima, nella veritร e nella caritร , alla nostra personale correzione e poi a quelle dei nostri fratelli.