Il testo ed il commento al Vangelo
del 13 novembre 2017 su Lc 17, 1-6
XXXII Settimana del Tempo Ordinario – Anno I
- Colore liturgico: Verde
- Periodo: Lunedì
- Il Santo di oggi: S. Imerio; S. Agostina L. Pietrantoni; S. Omobono
- Ritornello al Salmo Responsoriale: Guidami, Signore, per una via di eternità.
- Letture del giorno: Sap 1, 1-7; Sal.138; Lc 17, 1-6
- Calendario Liturgico di Novembre
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Lc 17, 1-6
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«È inevitabile che vengano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono. È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi!
Se il tuo fratello commetterà una colpa, rimproveralo; ma se si pentirà, perdonagli. E se commetterà una colpa sette volte al giorno contro di te e sette volte ritornerà a te dicendo: “Sono pentito”, tu gli perdonerai».
Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Commento al Vangelo del giorno a cura dei Monaci Benedettini
Se sette volte al giorno facesse ritorno a te dicendo:
“Mi pento!”, tu perdonagli.
La redazione evangelica di San Luca raduna una serie di ammonimenti di Gesù riguardanti la vita comunitaria: Oggi egli ci parla di scandalo e di perdono. Le difficoltà più insormontabili si risolvono alla luce disarmante dell’amore. Ancora oggi la parola creatrice ci coglie radunati come Chiesa scossa ma non abbattuta dagli scandali, come Chiesa peccatrice ma anche come Chiesa del perdono: una Chiesa che incessantemente prega il Padre per avere il dono sempre nuovo della fede.
La nostra attenzione va però soprattutto all’insegnamento sulla fede. La frase di Gesù nasce da una domanda spontanea e sincera degli apostoli: “Aumenta la nostra fede!”. Gesù aggiunge che non si deve tranquillamente tollerare il male, che lo si deve perdonare quando ci sia il pentimento, che un minimo atto di fede ha una potenza prodigiosa. Gli scandali dei nostri giorni assumono talvolta le caratteristiche della mostruosità, è falso però pensare di poterli risolvere con lo sdegno, lo sgomento, la voglia di vendetta o ancor peggio con le sterili polemiche.
Gesù indica a noi suoi seguaci una strada, sicuramente ardua, ma l’unica che può scuotere le coscienze e ricondurre al bene, una via che lo stesso Cristo ha percorso e che potremmo definire l’immolazione nell’amore per dare a tutti la forza e la garanzia del perdono.