Il commento al Vengelo
del 13 Maggio 2019
su Gv 10, 1-10
IV Settimana del Tempo di Pasqua
Anno III/C
Colore liturgico: BIANCO
- Periodo: Lunedì
- Il Santo di oggi: B. V. Maria di Fatima – memoria facoltativa
- Ritornello al Salmo Responsoriale: L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente
- Letture del giorno: At 11, 1-18; Sal.41-42; Gv 10, 1-10
- Calendario Liturgico di Maggio
Gv 10, 27-30
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.
Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano.
Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews:
Commento al Vangelo a cura dei
Monaci Benedettini
Anche alle genti Dio ha dato la conversione, perché abbiano la vita…
Lo Spirito si è rivolto a Pietro per dare alle Chiese via libera alla sua dimensione universale: dapprima in una visione significativa, di cui Pietro stesso coglie l’interpretazione, e poi facendogli constatare che anche i pagani, proprio come i discepoli del Signore, possono accogliere i doni dello Spirito.
Tutti sono chiamati a convertirsi e a riceverlo in dono, come in una Pentecoste continuata, che non si deve impedire. Pietro è il ministro di questa evangelizzazione, di questo dono universale dello spirito di Gesù risorto. L’immagine delicata del pastore, ha però una incidenza grave: il potere non si accontenta di dare la vita: ma dà “la sua vita”.
È lui a guidare i credenti. Ma egli si presenta anche come la porta delle pecore attraverso la quale esse passano per entrare nell’ovile e per uscire al pascolo. Vita per vita è la risposta del cristiano sino in fondo.