Il Vangelo del giorno, 13 Luglio 2019 – Mt 10, 24-33

Il commento al Vengelo del giorno
13 Luglio 2019
su Mt 10, 24-33

XIV Settimana del Tempo Ordinario – Anno I

Colore liturgico: BIANCO

  • Periodo: Sabato
  • Il Santo di oggi: S. Enrico – memoria facoltativa
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: Voi che cercate Dio, fatevi coraggio
  • Letture del giorno: Gn 49,29-33; 50,15-24; Sal.104; Mt 10, 24-33
  • Calendario Liturgico di Luglio

Mt 10, 24-33
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Un discepolo non è più grande del maestro, né un servo è più grande del suo signore; è sufficiente per il discepolo diventare come il suo maestro e per il servo come il suo signore. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più quelli della sua famiglia!
Non abbiate dunque paura di loro, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze.
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo.
Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews.

Commento al Vangelo a cura dei
Monaci Benedettini

E fu riunito ai suoi padri…

Nel brano che ci viene proposto oggi, il vecchio Giacobbe termina i suoi giorni. Una morte circonfusa di mistero ma anche di tanta luce. Egli viene riunito ai suoi antenati. Non c’è ancora la luce di Cristo che fa pensare alla risurrezione, ma Giacobbe con gli altri Patriarchi aspetta quel momento felice in cui la morte sarà vinta proprio dall’Autore della vita. La morte è sempre un grande mistero… la Bibbia ce la presenta come un passaggio… andare incontro al Signore…

E’ anche il momento dei grandi messaggi che dovrebbero perpetuare la memoria dei padri. Raccomandazioni, consigli… dettati sul letto di morte, sono come una eredità preziosa che mentre mantiene viva la memoria, spinge a far rivivere nelle scelte dei figli le gesta virtuose degli antenati e costituisce un legame che fa parte della nostra storia… La scomparsa di Giacobbe getta un grande timore nell’animo dei suoi figli, colpevoli di aver venduto schiavo il fratello Giuseppe per una insana invidia…

Questi li rassicura con animo mite e pieno di affetto, interpretando la loro indiscussa cattiveria come una permissione del Signore per i suoi fini, che si sono manifestati nelle grande carestia. Verrà il momento che il popolo israelita lascerà l’Egitto per ritornare nella terra di Canaàn. Allora anche i resti mortali di Giuseppe riceveranno sepoltura nel sepolcro di famiglia vicino a Abramo, Isacco, Sàra… al padre Giacobbe. Nel brano del vangelo Gesù esorta i suoi discepoli a mantenersi fedeli alla sua parola e al suo insegnamento. La predicazione del regno attirerà loro persecuzioni e incomprensioni. A volte anche prigionia e morte. Egli li rassicura: Non temete chi ha il potere di uccidere il corpo. Temete invece chi può far perire l’anima e il corpo. Ogni vita umana vale più dei passeri…

E un incoraggiamento ancora più forte: Chi mi avrà confessato presso gli uomini, sarà da me riconosciuto dinanzi a Padre mio! Vivere in questa fiducia significa dare pace e serenità al nostro spirito. Qualunque sia la mia situazione, io valgo più di tanti passeri… Ti ringrazio, Signore, della tua paterna e… materna tenerezza!

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