Il Vangelo del Giorno, 13 Luglio 2017 – Mt 10, 7-15

Il testo ed il commento al Vangelo di oggi,
13 Luglio 2017 – Mt 10, 7-15

XIV Settimana del Tempo Ordinario – Anno I

  • Colore liturgico: Verde
  • Periodo: Giovedì
  • Il Santo di oggi: S. Enrico (mf); S. Clelia Barbieri; S. Esdra
  • Ricordiamo, Signore, le tue meraviglie.
  • Letture del giorno: Gn 44, 18-21. 23-29; 45, 1-5; Sal.104; Mt 10, 7-15
  • Calendario Liturgico di Luglio

Mt 10, 7-15
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti.
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi. In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sòdoma e Gomorra sarà trattata meno duramente di quella città».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Commento al Vangelo del giorno – Mt 10, 7-15

A cura dei Monaci Benedettini

Tutto concorre al bene!

La sofferenza ha uno scopo? Oggi la lettura dell’antico testamento pare dirci che tutto ha un senso, che tutto si risolve secondo i piani di Dio. Giuseppe, dopo essere stato venduto come schiavo ed essere diventato un «pezzo grosso» alla corte del faraone, diventa mezzo per salvare gli stessi fratelli, eredi della promessa, che lo hanno tradito. Sembra una storia un po’ troppo già definita, dove tutto avviene secondo schemi precostituiti e in cui nessuna libertà è concessa, nemmeno quella del male che si volge, come già in altre parti del medesimo libro, in bene.

È, in tutti i modi, un grande messaggio di speranza per l’uomo. Invece, leggendo il brano evangelico, sembra proprio che non vi sia possibilità di salvezza per chi rifiuta l’annuncio del regno. Ma, vi è anche fiducia in Dio che non abbandona chi si mette al suo servizio. Una magnifica lezione di fedeltà da parte di Dio ci viene da queste due letture. I personaggi non sono grandi, le situazioni non sono èpiche e i fatti sono ordinari: l’unica grandezza viene da Dio che, nonostante tutto, mantiene la parola data e, come nel Vangelo, porta l’uomo a collaborare al suo piano di salvezza.

Dio non mentisce mai. E come ci ha detto domenica scorsa per la bocca di Gesù “venite da me che siete stanchi e affaticati”, andiamo da lui. E troveremo ristoro per la nostra anima.

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