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Il testo ed il commento al Vangelo di oggi,
12 Novembre 2016 – Lc 18, 1-8
XXXII Settimana del Tempo Ordinario – Anno II
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- Pubblicitร -
- Colore liturgico: Bianco
- Periodo: Quarta settimana del Salterio
- Sabato – 32.a Tempo Ordinario
- Il Santo di oggi: S. Giosafat (m)
- Beato lโuomo che teme il Signore
- Letture del giorno: 3 Gv 1, 5-8; Sal 111; Lc 18, 1-8
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Lc 18, 1-8
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesรน diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessitร di pregare sempre, senza stancarsi mai:
ยซIn una cittร viveva un giudice, che non temeva Dio nรฉ aveva riguardo per alcuno. In quella cittร c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”.
Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sรฉ: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dร tanto fastidio, le farรฒ giustizia perchรฉ non venga continuamente a importunarmi”ยป.
E il Signore soggiunse: ยซAscoltate ciรฒ che dice il giudice disonesto. E Dio non farร forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farร forse aspettare a lungo? Io vi dico che farร loro giustizia prontamente.
Ma il Figlio dell’uomo, quando verrร , troverร la fede sulla terra?ยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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Commento al Vangelo del giorno – Lc 18, 1-8
Commento a cura dei Monaci Benedettini
La preghiera di comunione.
Pregare sempre, senza stancarsi รจ visto come una inderogabile necessitร per ogni credente. Possiamo pur dire, per ogni uomo. ร insopprimibile in noi il desiderio del trascendente, del divino. ร insito nella nostra natura il bisogno di scoprire la prima fonte del nostro esistere e nel contempo l’urgenza di stabilire una comunione con colui che noi chiamiamo Padre.
La preghiera dunque, prima di tradursi in parole, in gesti, in segni visibili, sgorga dall’anima come ricerca della veritร . La veritร su Dio e la veritร su di noi ci rende veramente liberi, dona cioรจ a ciascuno la sua vera identitร . In questo noi scopriamo la veritร dell’essere e di conseguenza la veritร del nostro operare. Diventa cosรฌ coerente il nostro agire. Senza questi voli dell’anima ci condanniamo al buio e riduciamo la nostra esistenza agli strati piรน bassi del vivere. Ci viene da pensare, anche sulla scia delle nostre quotidiane esperienze, che sia quasi impossibile pregare sempre e senza stancarsi.
ร davvero impraticabile quel precetto se limitiamo la nostra preghiera alla recita verbale delle nostre orazioni. Se perรฒ scatta in noi quella meravigliosa molla che ci lancia con forza verso Dio nell’amore e nella comunione incessante e crescente, allora sรฌ che ci convinciamo che la preghiera non ammette pause e non soffre stanchezza. Taceranno forse le nostre labbra, ma il cuore non smetterร mai di pulsare intensamente verso Dio. Anzi ad ogni preghiera ad ogni fiotto d’amore seguirร una comunione sempre piรน intima e sperimenteremo come piรน si prega, piรน si ama e maggiore sarร il bisogno di amare e di pregare.
Altro che stanchezza… diventiamo innamorati di Dio e Dio verrร a noi e prenderร stabile dimora in noi. Sarร poi Lui stesso a pregare in noi, con noi e per noi. ร proprio vero che s’impara a pregare pregando. Gli inizi come sempre sono irti di difficoltร e ciรฒ sia per le nostre umane debolezze sia perchรฉ quel fuoco che arde e non si consuma conserva sempre i segni imperscrutabili del mistero.
Il primo dono da chiedere รจ allora quello della perseveranza e poi mai iniziare una preghiera senza aver premesso l’invocazione allo Spirito Santo.