Il commento al Vengelo
del 12 Marzo 2019
su Mt 6, 7-15
Martedรฌ della I settimana di Quaresima
Anno III/C
Colore liturgico: VIOLA
- Periodo: Martedรฌ
- Il Santo di oggi:
- Ritornello al Salmo Responsoriale: Il Signore libera i giusti da tutte le loro angosce
- Letture del giorno: Is 55, 10-11; Sal.33; Mt 6, 7-15
- Calendario Liturgico di Marzo
Mt 6, 7-15
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซPregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perchรฉ il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate cosรฌ:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontร ,
come in cielo cosรฌ in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che รจ nei cieli perdonerร anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerร le vostre colpeยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews:
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Commento al Vangelo a cura dei
Monaci Benedettini
Voi dunque pregate cosรฌ!
Gesรน tante volte ha pregato: si appartava di frequente in luoghi solitari e trascorreva notti intere in preghiera, particolarmente nei momenti salienti della sua missione. Prima della passione, nellโorto del Getsemani, fin sulla croce ascoltiamo ancora la sua appassionata preghiera al Padre. Gli apostoli desiderano imitare il loro Maestro ed ecco la richiesta di uno di loro: ยซSignore, insegnaci a pregareยป.
Gesรน prima di donarci la Sua preghiera ci avverte: โPregando, non sprecate paroleโ, come a dire; non sono le molte parole a fare la preghiera e queste non servono a convincere il buon Dio: โIl Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediateโ. Ecco allora una chiara indicazione del primo interlocutore a cui ci rivolgiamo: โIl Padre nostroโ, il Padre che vuole farci sentire ancora lโafflato del suo amore come in una rinnovata creazione e una ritrovata fratellanza. La preghiera quindi รจ essenzialmente un dialogo di amore tra Padre e figli, ma รจ anche un dialogo di comunione dei figli con il Padre di tutti.
Le prime richieste che seguono: โSia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontร โ mirano ad affermare in noi la prioritร assoluta di Dio, la santitร del Suo nome, il trionfo della sua santissima volontร . Il riconoscimento della suprema maestร divina e della nostra doverosa sudditanza, contiene in sรฉ anche una implicita riparazione a quanto abbiamo rinnegato con il peccato. Comprendiamo cosรฌ che la preghiera autentica ha sempre in sรฉ anche un programma e un orientamento di vita.
ร certamente anche affermazione fiduciosa nel Dio provvido e misericordioso: a Lui chiediamo il pane e tutto quanto occorre alla nostra vita fisica e spirituale, gli chiediamo per la sua misericordia il restauro in sรฉ della piena armonia e la ritrovata fraternitร nel perdono. Il Padre nostro รจ quindi un anticipo della nostra risurrezione: il perdono di Dio, la sua misericordia, la ritrovata riconciliazione tra noi suoi figli ne sono i segni evidenti. Lโultimo dono che viene dalla preghiera di Gesรน รจ la libertร dal male e la vittoria sulle cattive seduzioni.
Quando noi preghiamo col Padre Nostro, preghiamo come pregava Gesรน, preghiamo con Lui, con tutto il cielo con lโumanitร intera, diventiamo con Cristo voce orante della Chiesa.