Il commento al Vengelo del
12 Giugno 2018 su Mt 5, 13-16
Decima settimana del Tempo Ordinario – Anno II/B
- Colore liturgico: Verde
- Periodo: Lunedì
- Il Santo di oggi:
- Ritornello al Salmo Responsoriale: Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto
- Letture del giorno: 1 Re 17, 7-16; Sal 4; Mt 5, 13-16
- Calendario Liturgico di Giugno
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mt 5, 13-16
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Commento al Vangelo a cura dei Monaci Benedettini
“Voi siete la luce del mondo”.
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Altro Vangelo provocante, quello odierno, per il celebre paragone di Gesù che disse ai suoi discepoli: “Voi siete il sale della terra…, voi siete la luce del mondo”. Si noti la dimensione universale, espressa in “la terra” e “il mondo”: sono l’intera umanità.
Grandissima missione, essere uomini e donne che danno sapore e senso alla vita, che danno luce e convinzioni agli altri. Con altrettanta evidenza tuttavia c’è il rischio di essere insipidi, di perdere cioé quella novità a cui tutti dovrebbero poter guardare per imparare a sperare in Dio.
Se i discepoli venissero meno al loro compito rispetto al mondo, non servirebbero più a nulla, anzi, rischierebbero di essere “gettati via e calpestati dagli uomini”. “Voi siete”, grande fiducia da parte del Signore per i suoi discepoli! Grande responsabilità per i discepoli nei confronti di coloro a cui sono mandati! “Voi siete”, costituisce già un’entità, data certo come dono, in unione con Gesù, vera “luce degli uomini”.
La luce, che non può essere nascosta come una città elevata e che sarebbe assurdo metterla sotto il letto come la lucerna in casa, sono le “buone opere” dei discepoli. Si tratta di quelle opere che rendono visibili “la giustizia, la misericordia, la pace, l’impegno sociale” dei discepoli per mezzo delle quali si rivelano autentici figli di Dio.
Infatti questo dovere, coerente e pratico dei discepoli è un irraggiamento di quella luce che deve condurre gli uomini a riconoscere la fonte luminosa e sapienziale: il Padre che è nei cieli.