Il testo ed il commento al Vangelo di oggi,
1 Settembre 2017 – Mt 25, 1-13
XXI Settimana del Tempo Ordinario – Anno I
- Colore liturgico: Verde
- Periodo: Venerdì
- Il Santo di oggi: S. Egidio, abate; S. Giosuè; B. Giuliana da Collalto
- Gioite, giusti, nel Signore.
- Letture del giorno: 1 Ts 4, 1-8; Sal.96; Mt 25, 1-13
- Calendario Liturgico di Settembre
Mt 25, 1-13
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.
A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”.
Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”.
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Commento al Vangelo del giorno – Mt 25, 1-13
A cura dei Monaci Benedettini
Vigilare, e state pronti!
Ancora un vangelo sulla vigilanza, dopo quello delle dieci vergini di ieri. Lo stare pronti di cui parla Matteo non sembra, in questo caso, una fonte di angoscia, anzi tutto il quadretto è quasi idilliaco e vi si respira un’aria di festa nuziale. È interessante mettere a confronto il vangelo con la lettera ai Tessalonicèsi nella sua interezza: sono il diverso svolgimento di un medesimo tema.
La lettera si presenta come un richiamo dell’apostolo ai cristiani di Tessalònica affinché non si scoraggino nella loro fede, infatti essi attendevano come imminente la venuta di Cristo e non attuandosi l’evento molti ne erano sconcertati. E il testo di Matteo è un ammonimento allo stare svegli, pronti, preparati. Due brani che trattano entrambi della speranza che si attui il Regno e dell’attesa che deve essere comunque vigile. Occorre, dunque, essere previdenti, approntare quanto è necessario.
E la vita cristiana non è solo «una bella cosa che fa calore, che splende», come diceva un autore, ma serietà di una scelta che ci obbliga a compiere determinati doveri e ad avere un comportamento morale privo di ambiguità in cui dobbiamo cercare sempre di piacere a Dio. Il partecipare alla festa nuziale è legato alla nostra capacità e buona volontà di approntare quanto è necessario per entrarvi.
Nessuno può sentirsi escluso dal dare il suo contributo, nessuno può prendersi il lusso di sentire che Dio lo chiama alla santità e scegliere diversamente.