Il commento al Vengelo
del 1 Marzo 2019
su Mc 10, 1-12
Settima settimana del Tempo Ordinario
Anno III/C
Colore liturgico: VERDE
- Periodo: Venerdì
- Il Santo di oggi:
- Ritornello al Salmo Responsoriale: Guidami, Signore, sul sentiero dei tuoi comandi
- Letture del giorno: Sir 6, 5-17; Sal 118; Mc 10, 1-12
- Calendario Liturgico di Marzo
Mc 10, 1-12
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, partito da Cafàrnao, venne nella regione della Giudea e al di là del fiume Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli insegnava loro, come era solito fare.
Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla».
Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews:
Commento al Vangelo a cura dei
Monaci Benedettini
La durezza del cuore e la legge antica.
Fedeltà viene da fede e questa è un dono di Dio che, in modi diversi, non viene negata a nessuno. La fedeltà coniugale scaturisce poi dalla concezione che ognuno ha dell’amore, questo di sua natura dovrebbe essere unitivo, esclusivo, perenne e indissolubile. Solo per la fragilità umana e per la durezza del cuore questi valori vengono spesso messi in discussione e non messi in pratica. Essendo poi il matrimonio un progetto divino per le sue creature, altra verità ne sgorga: non può essere vissuto solo con le forze e le virtù umane ed è per questo che Cristo lo ha corroborato con la grazia derivante da un sacramento.
Per essere però celebrato, come Dio comanda, si richiedono ancora fede e fedeltà continue nei valori cristiani e pare che proprio in questo campo ci siano le deficienze maggiori. Sono sempre più frequenti i matrimoni con apparizioni lampo in chiesa in quel giorno con grande sfarzo esteriore e con poca fede e poi con dissertazione quasi completa. Ne vediamo le conseguenze ogni giorno e le statistiche sono davvero allarmanti. Un attenuante che non giustifica e spiega però i fallimenti a livello matrimoniale, è sicuramente il modo sempre più dispersivo di vivere la famiglia: i coniugi sono sempre più “separati” e i rischi sono cresciuti a dismisura.
La durezza del cuore riguarda anche le scelte che molti fanno a cuor leggero preferendo magari maggiori guadagni in denaro, pur sapendo che per questo altri valori possono essere seriamente compromessi. Vengono spesso stravolti anche i ruoli e la loro importanza: pare sia mortificante, non remunerativo e non gratificante l’essere madre-educatrice o padre educatore. Si costata che spesso quando si arriva a migliori valutazioni è troppo tardi. Sicuramente non giova all’unità del matrimonio l’orgoglio dei coniugi e la non educazione al sacrificio.
Sono deficitarie anche le strutture pubbliche e private che dovrebbero essere di supporto agli sposi, prima e dopo le loro nozze. Mancano infine per i giovani modelli validi ed incoraggianti: alcuni schemi e progetti di famiglia che si ritenevano indiscutibili e incrollabili fino a qualche anno fa, ora non lo sono più e le nuove proposte pare non convincano più di tanto.