Il Transito di San Francesco

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La memoria del Transito di San Francesco, celebrata la sera del 3 ottobre, ripercorre gli ultimi momenti della vita del Santo, prima di passare a Dio. Per i francescani, “il Transito è diventato un appuntamento annuale denso di significato, necessario. Per ripercorrere in maniera rituale la storia, il transito di san Francesco è di vitale importanza: senza di esso si perde qualcosa di molto significativo.

Questo fatto rende specifica la memoria vivente di Francesco; rende più intenso il nostro impegno a seguire Cristo seguendo il modello del Poverello di Assisi (Fr. D. Grigassey, OFM).

Qui a Gerusalemme i vespri sono stati recitati secondo la liturgia del Transito, che comprende la lettura di un passo della morte di San Francesco, la recita di Ps 142, come lo stesso San Francesco aveva chiesto, la venerazione della reliquia del Santo e il canto del Cantico di Frate Sole.

Tre frati hanno rinnovato i loro voti temporanei dopo l’omelia. il Custode di TerraSanta ha presieduto la celebrazione, e la liturgia è stata onorata dalla presenza del Patriarca Emerito di Gerusalemme, mons. Michel Sabbah.

Fonte: C.T.S