Il tema della «convocazione» e del «raduno» universali percorre
la Scrittura in tutti i suoi libri e definisce lesperienza sia di
Israele sia della Chiesa. Dio vuole operare questo raduno attraverso il
popolo eletto, già precedentemente destinato nei piani di Dio ad essere
lo strumento privilegiato del raduno universale.
Ma il rifiuto di Israele lo priva del suo privilegio, e la riunione universale si farà attorno al Cristo crocifisso che risuscita dai morti.Dal giorno della Pentecoste il segno e il luogo privilegiati della riunione universale voluta da Dio è la Chiesa. Il miracolo delle lingue e la presenza a Gerusalemme di genti venute da ogni parte del mondo esprimono bene fin dal suo nascere la natura e la missione della Chiesa, il cui mistero può esprimersi proprio in termini di convocazione e di raduno.
La Chiesa non è fedele a se stessa se non si pone come ponte che unisce gli uomini non solo con Dio, ma anche fra di loro. Essa ha per compito quello di andare incontro agli uomini e di raggiungerli là dove si trovano.
Nel mondo moderno, secolarizzato, la situazione e la presenza della Chiesa tra gli uomini è molto cambiata. In tempi di «cristianità» la Chiesa radunava non solo attorno allEucaristia, ma anche in molti altri settori della vita e dellattività umana, sui quali esercitava una vera tutela; oggi questo compito è molto diverso per le mutate condizioni. Potremmo dire che la vera unità, il vero raduno degli uomini avviene, oggi, al di fuori della sfera dinflusso della Chiesa, quando non in opposizione ad essa.In questa situazione il cristiano prova la sensazione di sentirsi «disperso» in mezzo agli altri uomini, ma il cristiano non è mai un «isolato» perché resta membro vivo della Chiesa. Per portare nel pieno della vita la testimonianza della risurrezione di Cristo, come lievito nella pasta, il cristiano disperso ha bisogno di «segni» ecclesiali che sono gli altri membri vivi della Chiesa, sacerdoti e laici, come lui immersi nelle realtà quotidiane. La «convocazione» della Chiesa, in questi ambienti, non avviene tanto attraverso la parola proclamata come nel passato, ma passa attraverso la testimonianza dei credenti che è davvero un appello per tutti alla salvezza e a una «riunione» molto più totale e profonda di quella che luomo riesce a costruire con le sue sole mani.
Fonte: Comunità Cattolica italiana in Ungheria