Dopo circa 1000 anni è rinato il Monastero di Valledaqua. Il 19 giugno 2002, festa di S. Romualdo, è stato consegnato alla comunità monastica femminile camaldolese, dipendente dal Monastero di S. Antonio in Roma.
Secondo lo stile camaldolese al Monastero si associa la foresteria, luogo destinato ad accogliere quanti desiderano rinnovare la loro vita cristiana nella lettura della parola di Dio, nella preghiera, nel silenzio.
Ritornano alla mente le espressioni del grande abate di fonte Avellana, S. Pier Damiani (+ 1072) “Oh, eremo! Diletto delle anime sante e dolcezza inestinguibile della vita interiore!….oh, cella! Ammirabile officina d’esercizio spirituale, dove l’anima ricostruisce in sé l’immagine del suo Creatore, e le restituisce la purezza originale!…. oh, cella! Casa interamente spirituale!…oh, eremo! Libertà dell’ anima!…oh, vita eremitica! Vita benedetta, giardino dell’ anima, vita santa, vita angelica!….” (opus. XI, c. 19 Laus vitae eremiticae).
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