Gennaio 1842, Alfonso Ratisbonne, ricco ebreo francese di nascita, in quel giorno turista a Roma,
passando per la Basilica di S. Andrea delle Fratte,
retta sin dal 1585 dai Frati Minimi di
San Francesco di Paola, decise di entrarvi
per visitarla e ammirare le opere
dโarte a firma del Bernini, Borromini, Vanvitelli, Barigioni, Maini,
ecc. Ma, mentre si aggirava per il sacro luogo, giunto vicino
una cappella dedicata a S. Michele
Arcangelo, fu abbagliato da una sfera di luce raggiante dalla quale gli
apparve, soprannaturale evento, la SS. Vergine
Maria che gli fece cenno con la mano di
inginocchiarsi.
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Gennaio 1842, Alfonso Ratisbonne, ricco ebreo francese di nascita, in
quel giorno turista a Roma,
passando per la Basilica di S. Andrea delle Fratte,
retta sin dal 1585 dai Frati Minimi di
San Francesco di Paola, decise di entrarvi
per visitarla e ammirare le opere
dโarte a firma del Bernini, Borromini, Vanvitelli, Barigioni, Maini,
ecc. Ma, mentre si aggirava per il sacro luogo, giunto vicino
una cappella dedicata a S. Michele
Arcangelo, fu abbagliato da una sfera di luce raggiante dalla quale gli
apparve, soprannaturale evento, la SS. Vergine
Maria che gli fece cenno con la mano di
inginocchiarsi. Alfonso, che era entrato
nella chiesa ebreo, ne uscรฌ per divina
intercessione convcrtito in cristiano. La
notizia ebbe risonanza. Subito, per
ricordare lโapparizione, fu realizzata una cappella e sullโaltare fu
posta (Maggio 1842), unโartistica tela riproducente soยญavemente
la Madonna del Miracolo, opera del pittore Cav. Natale Carta, messiยญnese,
discepolo di Velasquez, Patania e Camuccini. Da quel giorno la Basilica di
S. Andrea delle Fratte, unica in
Roma onorata dellโapparizione della Vergine Immacolata, divenne uno
dei. piรน insigni santuari mariani dโItalia, meta contiยญnua
di pellegrinaggi votivi.