Il commento di don Ezechiele Pasotti al Vangelo del 22 febbraio 2015

Nella prima domenica di Quaresima la liturgia ci propone il Vangelo in cui lo Spirito sospinge Gesù nel deserto e lì rimane quaranta giorni, tentato da Satana. Poi si reca in Galilea, proclamando il vangelo di Dio, dicendo:

«Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».

Su questo brano evangelico, ascoltiamo il commento di don Ezechiele Pasotti, prefetto agli studi nel Collegio Diocesano missionario “Redemptoris Mater” di Roma:

[ads2]

Il Vangelo di Marco colloca le tentazioni del Signore subito dopo il Battesimo di Gesù al Giordano. La voce del Padre ha dichiarato: “Tu sei il Figlio mio, l’amato, in te ho posto il mio compiacimento” (Mc 1,11), e lo Spirito Santo fa vibrare in Gesù questo amore del Padre che lo “spinge” nel deserto, per lanciarlo nella missione che è pronta per lui. La Chiesa inizia il tempo di Quaresima, questo tempo di scuotimento da parte dello Spirito Santo, per rimuoverci di dosso tutto ciò che non è di Dio, tutti gli orpelli che nel frattempo ci siamo messi addosso. Come ci ricorda il Concilio, in questo tempo siamo invitati “all’ascolto più frequente della parola di Dio e alla preghiera” (SC 109) per prepararci a celebrare il mistero della Pasqua. Ci uniamo a Cristo in questo tempo di deserto per fare nostro il suo combattimento e la sua vittoria contro lo spirito del male: «Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia compatire le nostre infermità, essendo stato lui stesso provato in ogni cosa, a somiglianza di noi, escluso il peccato» (Eb 4,15). “La Chiesa ogni anno si unisce al mistero di Gesù nel deserto con i quaranta giorni della Quaresima” (CCC 540), tempo particolarmente adatto per la penitenza, per qualche privazione volontaria, come il digiuno e l’elemosina, per la condivisione fraterna (opere caritative e missionarie) (cf CCC 1438). È importante ricordare che questo non è tempo di tristezza, ma di conversione al Vangelo, di fede, perché annuncia dinanzi a noi la Pasqua, la vittoria definitiva di Gesù sul peccato e sulla morte.

[powerpress]

Fonte: Radio Vaticana

[ads1]

Read more

Local News