Il commento al Vangelo di domenica 22 marzo 2015 โ Ermes Ronchi
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Alcuni stranieri chiedono agli apostoli: Vogliamo vedere Gesรน . Una richiesta eterna, che arriva fino a noi, sulla bocca di molti, spesso senza parole: mostrami il tuo Dio, fammi vedere in chi credi. Perchรฉ Dio non si dimostra, si mostra. Mostrando mani dโamore e occhi limpidi, una vita abitata da lui. Gesรน risponde portando gli interlocutori su di un altro piano, proponendo una immagine indimenticabile: Volete capire qualcosa di me? Guardate un chicco di grano. Se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Il suo vero volto รจ la sua vita. ร bellissimo che Gesรน adoperi il paragone del seme di frumento: non si tratta di unโallegoria esterna, ma significa che ciรฒ che Gesรน sta dicendo, ciรฒ che sta facendo รจ inscritto nelle leggi della vita. La vita delle creature piรน semplici risponde alle stesse leggi della nostra vita spirituale: Vangelo e vita sono la stessa cosa. E come il chicco di grano รจ profezia di pane, cosรฌ Gesรน afferma: io sono un pane che dร la vita. Se cerchiamo il centro della piccola parabola del seme, lโattenzione si posa sul verbo โmorireโ: se il chicco non muore, se invece muoreโฆ Ma lโaccento logico e grammaticale della frase cade su due altri verbi, quelli principali: rimanere solo o produrre molto frutto. Il senso della vita di Cristo, e quindi di ogni uomo, si gioca sul frutto, sulla feconditร , sulla vita abbondante (Gv 10,10). Non รจ il morire che dร gloria a Dio, ma la vita in pienezza. Il germe che spunta dal chicco altro non รจ che la parte piรน intima e vitale del seme; non uno che si sacrifica per lโaltro, ma lโuno che si trasforma nellโaltro; non perdita ma incremento. Seme e germe non sono due entitร diverse, sono la stessa cosa: muore solo una forma ma per rinascere in una forma piรน piena e avanzata. In una logica pasquale. La seconda immagine che Gesรน offre di sรฉ รจ la croce: quando sarรฒ innalzato da terra attirerรฒ tutti a me. Io sono cristiano per attrazione, mi seduce la bellezza dellโamore di Cristo. La suprema bellezza del mondo รจ quella accaduta sulla collina fuori Gerusalemme, quando lโinfinito amore si lascia inchiodare in quel niente di legno e di terra che basta per morire. E risorgere, germe di vita immortale. Perchรฉ ciรฒ che si oppone alla morte non รจ la vita, รจ lโamore. [fonte โ A Su]
Gv 12, 20-23 Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa cโerano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsร ida di Galilea, e gli domandarono: ยซSignore, vogliamo vedere Gesรนยป. Filippo andรฒ a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesรน. Gesรน rispose loro: ยซร venuta lโora che il Figlio dellโuomo sia glorificato. In veritร , in veritร io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverร per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, lร sarร anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerร . Adesso lโanima mia รจ turbata; che cosa dirรฒ? Padre, salvami da questโora? Ma proprio per questo sono giunto a questโora! Padre, glorifica il tuo nomeยป. Venne allora una voce dal cielo: ยซLโho glorificato e lo glorificherรฒ ancora!ยป. La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: ยซUn angelo gli ha parlatoยป. Disse Gesรน: ยซQuesta voce non รจ venuta per me, ma per voi. Ora รจ il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarร gettato fuori. E io, quando sarรฒ innalzato da terra, attirerรฒ tutti a meยป. Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire.