La Pasqua รจ il culmine della fede cristiana.
Essa, oltre ad essere la solennitร piรน grande di tutto il cammino liturgico della Chiesa, con i suoi riti, rappresenta visibilmente la dimensione ecclesiale della vita cristiana. In questi giorni sentivo come molti lamentavano il fatto di essere divisi nelle proprie abitazioni; rimpiangendo lโaffetto e la gioia di una comunitร . A rispondere a questi โdispiaceriโ cโรจ una vignetta che gira in queste ore sui social. Questa rappresenta il diavolo e Dio; mentre il primo dice: ยซCon il covid-19 ti ho chiuso le chieseยป, il secondo risponde ยซAl contrario! Ne ho aperta una in ogni casaยป. Guardando questa illustrazione, mi ritornavano in mente due figure che la liturgia della Veglia pasquale custodisce.
La prima รจ parte dal rito della processione del lucernario; in esso i fedeli accendono dal cero la propria candela. Questo gesto non ha bisogno di tante spiegazioni. Si tratta di un ricevere e donare. In questo passaggio di luce riconosciamo che ยซnelle tenebre di ignoranza e di corruzione, in cui il peccato ha immerso lโumanitร , solo Cristo risorto ci permette di trovare la nostra via; la luce di Cristo si comunica a tutti coloro che si avvicinano a lui per mezzo della fedeยป (Gaillard). ร il cero stesso, come canterร lโExultet, che ยซpur diviso in tante fiammelle, non estingue il suo vivo splendore, ma si accresce nel consumarsi della ceraยป. In questo gesto sembra di vedere la concretizzazione di queste parole: ยซDalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia su graziaยป (Gv 1, 16).
La luce ricevuta non รจ personale ma รจ luce di comunione. Difatti, ognuno รจ invitato a passarla a chi gli รจ vicino. In questo gesto si realizzano le parole di Giovanni: ยซMa se camminate nella luce, come egli รจ nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altriยป (1Gv 1,7). Unโaltra immagine che manifestano bene il senso ecclesiale ci รจ data dal canto dellโannuncio pasquale: ยซIn questa notte di grazia accogli, Padre santo, il sacrificio di lode, che la Chiesa ti offre per mano dei suoi ministri, nella solenne liturgia del cero, frutto del lavoro delle api, simbolo della nuova luceยป. Ciรฒ che attira lโattenzione รจ il riferimento alle api. Queste, essendo altamente organizzate, sono associate allโidea di comunione e per questo rappresentano un simbolo del ยซpopolo di Dioยป. Nella Sacra Scrittura assume un carattere positivo: ยซLโape รจ piccola fra gli insetti alati, ma il suo prodotto ha il primato fra i dolci saporiยป (Sir 11,3). Questo versetto ci sottolinea come per primeggiare nella dolcezza non รจ necessario essere primi nelle dimensioni, nella forza o nei numeri.
Nel testo antico dellโExultet, lโelogio dellโape rappresentava una parte significativa per lโinno. Attraverso un linguaggio poetico, il preconio elogiava la mirabile attivitร delle api: ยซLโape supera tutti gli animali soggetti allโuomo. Benchรฉ piccolissima di corpo, una grande intelligenza racchiude nel piccolo petto: debole di forza, ma di forte intelletto. Essa, scrutando lโalternarsi del tempo, quando il freddo inverno si spoglia della neve e la dolcezza della primavera spazza via ogni gelo, subito si sente presa dalla preoccupazione di tornare al lavoro; e disperse per i campi, liberandosi un poโ sulle ali, volano con le zampette sospese; con la bocca scelgono i piccoli fiori; cariche di cibo tornano al proprio accampamento.
- Pubblicitร -
Qui alcune con inestimabile abilitร costruiscono le cellette con la forte saliva; altre conservano il liquido miele; altre trasformano i fiori in cera; altre con la bocca partoriscono i figli; altre stipano il nettare dalle foglie raccolte. O ape, veramente beata e mirabile!ยป (Pio V rendendo obbligatorio il canto nella riforma tridentina, ne soppresse questa parte). Nella versione odierna le api sono menzionate due volte; nella prima, sono viste come operaie, cioรจ artefici del cero, nellโaltra viene citata lโape madre, cioรจ lโape regina che garantisce la vita nellโalveare: ยซsi accresce nel consumarsi della cera che lโape madre ha prodotto per alimentare questa preziosa lampadaยป. Questo riferimento รจ molto significativo.
Citando lโape madre, il preconio vuole marcare uno degli aspetti fondamentali della celebrazione pasquale: la vita nella comunione. A questo punto รจ chiaro il riferimento simbolico: come nellโalveare si manifesta il miracolo della vita, cosรฌ in questa notte la Chiesa celebra il trionfo di Cristo sulla morte; inoltre come le api operaie hanno raccolto la cera, cosรฌ le mani dellโuomo hanno modellato la cera per la realizzazione di questo nuovo cero. Da questo si comprende come lโape, oltre ad essere immagine di Cristo, ยซรจ il simbolo di una comunitร pia e unificataยป (SantโAmbrogio). In questo contesto si inserisce un dettaglio presente nel mosaico del catino absidale della basilica di santโApollinare in Classe presso Ravenna. Al centro di questo, ritroviamo la solenne figura del Santo con le braccia aperte in atteggiamento orante e vestito dellโabito sacerdotale sul quale sono rappresentate tante api. Questo particolare sottolinea il simbolismo ecclesiale: il sacerdote durante la preghiera liturgica raccoglie e presenta a Dio le preghiere dei fedeli a lui affidati.
Come un alveare, cosรฌ la Chiesa รจ chiamata a lavorare insieme, anche nelle difficoltร e diversitร : ยซCari figli, gustate e vedete, per quanto รจ possibile qui sotto, la dolcezza di Dio. Un giorno gusterete e vedrete in cielo che lโoceano della sua luce e del suo amore eterno รจ infinitamente piรน dolce del mieleยป (Pio XII).
A cura di don Bartolomeo de Filippis โ Su Facebook
#EVITIAMOOGNICONTAGIOTRANNEQUELLODELLABELLEZZA!