La promessa mantenuta
La grande festa del Natale è quasi arrivata. Come sempre in Avvento, ciò che viene promesso nella prima lettura viene portato a compimento nella pagina del Vangelo. Abbiamo iniziato l’Avvento con il grido, ‘Vieni, Signore Gesù’. Lo termineremo con il grido pieno di gioia, ‘Dio è con noi!’
Bellissime le parole del profeta Michea che compongono la prima lettura di oggi, la quale prevede la nascita di un nuovo leader per Israele che, come un re pastore, raduna il popolo e lo alimenta con la potenza del Signore e la maestosità di Dio. Il suo regno potente porterà ad un’era di sicurezza e lui stesso sarà la sua pace.
Ciò che Michea anticipa con le parole diventa carne e sangue nella persona di Gesù.
La toccante storia di Luca dell’incontro delle cugine in gravidanza, Maria ed Elisabetta, è piena di gioia, calore e amore.
Non è difficile immaginare i saluti gioiosi e l’abbraccio alla visita a sorpresa di Maria. Ella si rivolge ad Elisabetta con il solito saluto, Shalom (‘Pace!’) che è esattamente ciò che porta con sé – Colui di cui parla Michea nella prima lettura, il Messia.
Nel suo primissimo atto di testimonianza della presenza del Messia, Giovanni salta nel grembo di
sua madre che solleva in lei il potere della profezia. Piena di Spirito Santo Elisabetta proclama Maria come benedetta, si chiede perché lei stessa sia stata ritenuta degna di dare ospitalità alla madre del Signore, e benedice la fede di Maria nella quale le promesse del Signore avrebbero trovato compimento.
Possiamo osare immaginare che anche noi portiamo dentro la Pace di Dio? Possiamo accogliere la presenza di Dio in noi e tra di noi? Possiamo trovare il modo di alimentare la consapevolezza di questa presenza, lasciarla crescere più salda e profonda finché tutta la nostra vita sia piena di Dio, immersa in Dio e trabocchi di Dio con ogni nostra parola, pensiero e azione?