PAPA FRANCESCO
OMELIA
โParque Tejoโ (Lisbona)
Festa della Trasfigurazione del Signore, Domenica, 6 agosto 2023
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ยซSignore, รจ bello per noi essere qui!ยป (Mt 17,4). Queste parole, che disse lโapostolo Pietro a Gesรน sul monte della Trasfigurazione, vogliamo farle anche nostre dopo questi giorni intensi. ร bello quanto stiamo sperimentando con Gesรน, ciรฒ che abbiamo vissuto insieme, ed รจ bello come abbiamo pregato, con tanta gioia del cuore. Allora possiamo chiederci: cosa portiamo con noi ritornando alla vita quotidiana?
Vorrei rispondere a questo interrogativo con tre verbi, seguendo il Vangelo che abbiamo ascoltato. Che cosa portiamo? Brillare, ascoltare, non temere. Che cosa portiamo con noi? Rispondo con queste tre parole: brillare, ascoltare e non temere.
La prima: brillare. Gesรน si trasfigura. Il Vangelo dice: ยซIl suo volto brillรฒ come il soleยป (Mt 17,2). Egli aveva da poco annunciato la sua passione e la morte di croce, frantumando cosรฌ lโimmagine di un Messia potente, mondano, e deludendo le attese dei discepoli. Ora, per aiutarli ad accogliere il progetto dโamore di Dio su ciascuno di noi, Gesรน prende tre di loro, Pietro, Giacomo e Giovanni, li conduce sul monte e si trasfigura. E questo โbagno di luceโ li prepara alla notte della passione.
Amici, cari giovani, anche oggi noi abbiamo bisogno di un poโ di luce, di un lampo di luce che sia speranza per affrontare tante oscuritร che ci assalgono nella vita, tante sconfitte quotidiane, per affrontarle con la luce della risurrezione di Gesรน. Perchรฉ Lui รจ la luce che non tramonta, รจ la luce che brilla anche nella notte. ยซIl nostro Dio ha fatto brillare i nostri occhiยป, dice il sacerdote Esdra (Esd 9,8). Il nostro Dio illumina. Illumina il nostro sguardo, illumina il nostro cuore, illumina la nostra mente, illumina il nostro desiderio di fare qualcosa nella vita. Sempre con la luce del Signore.
Ma vorrei dirvi che non diventiamo luminosi quando ci mettiamo sotto i riflettori, no, questo abbaglia. Non diventiamo luminosi. Non diventiamo luminosi quando esibiamo unโimmagine perfetta, ben ordinata, ben rifinita, no; e neanche se ci sentiamo forti e vincenti, forti e vincenti, ma non luminosi. Noi diventiamo luminosi, brilliamo quando, accogliendo Gesรน, impariamo ad amare come Lui. Amare come Gesรน: questo ci rende luminosi, questo ci porta a fare opere di amore. Non tโingannare, amica, amico, diventerai luce il giorno in cui farai opere di amore. Ma quando, invece di fare opere di amore verso gli altri, guardi a te stesso, come un egoista, lรฌ la luce si spegne.
Il secondo verbo รจ ascoltare. Sul monte, una nube luminosa copre i discepoli. E questa nube, dalla quale parla il Padre, che cosa dice? ยซAscoltateloยป, ยซquesti รจ il Figlio mio prediletto, ascoltateloยป (Mt 17,5). ร tutto qui: tutto quello che cโรจ da fare nella vita sta in questa parola: ascoltatelo. Ascoltare Gesรน. Tutto il segreto sta qui. Ascolta che cosa ti dice Gesรน. โIo non so cosa mi diceโ. Prendi il Vangelo e leggi quello che dice Gesรน, quello che dice al tuo cuore. Perchรฉ Lui ha parole di vita eterna per noi, Lui rivela che Dio รจ Padre, รจ amore. Lui ci indica il cammino dellโamore. Ascolta Gesรน. Perchรฉ noi, anche se con buona volontร , ci mettiamo su strade che sembrano di amore, ma in definitiva sono egoismi mascherati da amore. State attenti agli egoismi mascherati da amore! Ascoltalo, perchรฉ Lui ti dirร qual รจ il cammino dellโamore. Ascoltalo.
Brillare รจ la prima parola, siate luminosi; ascoltare, per non sbagliare strada; e infine la terza parola: non avere paura. Non abbiate paura. Una parola che nella Bibbia si ripete tanto, nei Vangeli: โnon abbiate pauraโ. Queste furono le ultime parole che nel momento della Trasfigurazione Gesรน disse ai discepoli: ยซNon temeteยป (Mt 17,7).
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A voi giovani che avete vissuto questa gioia โ stavo per dire questa gloria, e in effetti una specie di gloria lo รจ, questo nostro incontro โ; a voi che coltivate sogni grandi ma spesso offuscati dal timore di non vederli realizzati; a voi che a volte pensate di non farcela โ un poโ di pessimismo ci assale a volte โ; a voi, giovani, tentati in questo tempo di scoraggiarvi, di giudicarvi forse inadeguati o di nascondere il dolore mascherandolo con un sorriso; a voi, giovani, che volete cambiare il mondo โ ed รจ un bene che vogliate cambiare il mondo โ e che volete lottare per la giustizia e la pace; a voi, giovani, che ci mettete impegno e fantasia nella vita, ma vi sembra che non bastino; a voi, giovani, di cui la Chiesa e il mondo hanno bisogno come la terra della pioggia; a voi, giovani, che siete il presente e il futuro; sรฌ, proprio a voi, giovani, Gesรน oggi dice: โNon temete!โ, โNon abbiate paura!โ.
In un piccolo silenzio, ognuno ripeta a sรฉ stesso, nel proprio cuore, queste parole: โNon abbiate pauraโ.
Cari giovani, vorrei guardare negli occhi ciascuno di voi e dirvi: non temete, non abbiate paura. Di piรน, vi dico una cosa molto bella. Non sono piรน io, รจ Gesรน stesso che vi guarda ora, vi guarda, Lui che vi conosce, conosce il cuore di ognuno di voi, conosce la vita di ognuno di voi, conosce le gioie, conosce le tristezze, i successi e i fallimenti, conosce il vostro cuore. E oggi Lui dice a voi, qui, a Lisbona, in questa Giornata Mondiale della Gioventรน: โNon temete, non temete, coraggio, non abbiate paura!โ.
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