HomeVangelo del GiornoGiuliva Di Berardino - Commento al Vangelo del 15 Dicembre 2024

Giuliva Di Berardino – Commento al Vangelo del 15 Dicembre 2024

Domenica 15 Dicembre 2024 - III DOMENICA DI AVVENTO - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 3, 10-18

Commento a cura di Giuliva Di Berardino pedagogista e liturgista.

Trascrizione, non rivista, del video.

Buongiorno a tutti.
Oggi, domenica 15 dicembre, รจ la domenica Gaudete. Sรฌ, si chiama proprio cosรฌ: la liturgia della terza domenica di Avvento รจ introdotta da unโ€™antifona tratta da un versetto della lettera di San Paolo ai Filippesi, al capitolo 4, versetto 4, e da una parte del versetto 5:

“Rallegratevi sempre nel Signore, ve lo ripeto: rallegratevi.
Il Signore รจ vicino.”

Ecco, questa antifona segna proprio il tono gioioso di questa terza domenica e di tutta questa settimana di Avvento che ci sta davanti. In effetti, ci troviamo quasi a metร  del nostro percorso di Avvento, e la liturgia ci fa compiere una sorta di accelerazione nella gioia, nellโ€™entusiasmo, perchรฉ ci rendiamo conto che il Signore รจ vicino.

Viene il Signore della storia. Viene il Signore della nostra vita, viene a salvarci, viene a portarci la luce, la pace. E noi, che lo attendiamo, vediamo aumentare la gioia. Questo รจ lโ€™invito che siamo chiamati a vivere e a fare nostro in questa terza domenica.

Il testo della seconda lettura รจ proprio il passo di questa lettera dei Filippesi, che approfondisce il tono e anche lโ€™antifona, quindi il tono gioioso di questo Avvento, di questa domenica, di questa liturgia:

“Fratelli, siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti. La vostra amabilitร  sia nota a tutti.
Il Signore รจ vicino. Non angustiatevi per nulla, ma in ogni circostanza fate presente a Dio le vostre richieste con preghiere, suppliche e ringraziamenti.
E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirร  i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesรน.”

Sono le parole di San Paolo. Egli ci dice che siamo custoditi dalla pace di Dio, che supera ogni intelligenza, perchรฉ il Signore viene e ci sorprende, e mette nel nostro cuore la sua gioia.

Ci viene data questa gioia in proporzione allโ€™attesa che il nostro cuore riesce a percepire e a elaborare in questo tempo di Avvento. Piรน in noi cresce la gioia, piรน lโ€™entusiasmo nel nostro cuore si dilata, e piรน il desiderio della venuta del Signore diventa realtร .

Sรฌ, il Signore compie i nostri desideri. Santa Teresina, Santa Teresa di Gesรน Bambino, nel suo atto di affidamento allโ€™Amore Misericordioso, scrive queste bellissime parole:

“O Dio, piรน volete dare, piรน fate desiderare.”

Questo ci dice che รจ Dio a mettere nei nostri cuori il desiderio, e il desiderio aumenta in noi la speranza, che รจ certezza del fatto che ciรฒ che desideriamo, siccome viene da Dio, รจ ciรฒ che riceveremo.

Questa preghiera, che Teresa scrive nel suo atto di affidamento allโ€™Amore Misericordioso, la riprende anche da San Giovanni della Croce, uno dei grandi maestri della scuola carmelitana.

In ogni caso, la liturgia oggi ci incoraggia proprio a contemplare il desiderio e ad attendere il Signore con desiderio nel cuore. Per questo abbiamo la gioia, perchรฉ sappiamo che il nostro desiderio diventa realtร : il nostro desiderio di salvezza diventa quel Bambino che ci viene dato, il compimento di ogni speranza, la nostra salvezza, che si fa dono di grazia, dono di misericordia, dono di tenerezza per ciascuno di noi.

Allora, รจ proprio quello che la liturgia oggi ci invita a contemplare: preparare la venuta del Signore, preparare il cuore. Questo significa percorrere con gioia la via del desiderio di questa pace, di questa gioia che abita profondamente il cuore di ogni uomo e di ogni donna che vive su questa terra.

Il grido “Maranathร , vieni Signore Gesรน!” รจ un grido di desiderio, il grido della Chiesa, che รจ una comunione tra uomini e donne, una comunione nella fede. Diventa anche il nostro grido interiore, in mezzo alle guerre che ci circondano in questo tempo, in mezzo alle difficoltร  che incontriamo ogni giorno, alle tante tentazioni che ci assalgono e minacciano la nostra vita, la gioia e la pace del nostro cuore.

Eppure, noi crediamo, siamo certi, che il Signore viene a compiere le nostre speranze e porterร  gioia. Giร  oggi, nellโ€™attesa, sappiamo che ogni speranza del cuore non verrร  delusa.

Per questo, il profeta Sofonia, nella prima lettura (capitolo 3, versetti 14-18), ci esorta con queste parole:

“Rallegrati, figlia di Sion, grida di gioia, Israele!
Esulta, acclama con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme!
Il Signore ha revocato la tua condanna, ha disperso il tuo nemico.
Re dโ€™Israele รจ il Signore in mezzo a te: tu non temerai piรน la sventura.”

“In quel giorno si dirร  a Gerusalemme: Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia!
Il Signore tuo Dio in mezzo a te รจ un salvatore potente.
Gioirร  per te, ti rinnoverร  con il suo amore, esulterร  per te con grida di gioia.”

Con questo grande entusiasmo dell’annuncio di Sofonia, il nostro cuore davvero si dilata e accoglie la gioia del Signore.

Allora possiamo, in questa celebrazione, acclamare tutti insieme le parole del profeta Isaia, che diventano il salmo di questa celebrazione:

“Dio รจ la mia salvezza, io avrรฒ fiducia, non avrรฒ timore,
perchรฉ mia forza e mio canto รจ il Signore, egli รจ la mia salvezza.”

Queste parole proclameremo nel salmo di questa liturgia. La gioia della salvezza che il Signore ci promette รจ un’esperienza profonda. Vedete, non รจ una gioia superficiale, ma รจ veramente l’esperienza di una speranza che viene colmata, che si fa certezza nel cuore.

รˆ una speranza luminosa, che diventa gioia dentro di noi. Una speranza che verrร  portata a compimento da Dio stesso. E di questo ne abbiamo certezza nel Vangelo, perchรฉ in questo Vangelo, tratto dal Vangelo secondo Luca (capitolo 3, versetti 10-18), la liturgia ci mostra un modello: Giovanni Battista.

Giovanni, il Precursore, รจ colui che cammina davanti al Signore a preparare la via, la via del compimento della salvezza. Ecco, la gioia che oggi riceviamo nel cuore ci serve proprio a diventare come Giovanni.

Questa forza, questa grandezza di entusiasmo che riempie lโ€™annuncio di coloro che sperano nel Signore, fa sรฌ che davvero il Regno di Dio venga su questa terra. Il compimento di ogni speranza รจ Gesรน. รˆ Gesรน Cristo.

La salvezza ha un volto, ha un cuore, ha un corpo: รจ Gesรน Cristo. E noi credenti, oggi, siamo nella gioia se davvero assomigliamo un poโ€™ a Giovanni, il Precursore.

Il testo del Vangelo:

“In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: ‘Che cosa dobbiamo fare?’
Rispondeva: ‘Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha, e chi ha da mangiare faccia altrettanto.’
Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: ‘Maestro, che dobbiamo fare?’
Ed egli disse loro: ‘Non esigete nulla di piรน di quanto vi รจ stato fissato.’
Lo interrogavano anche alcuni soldati: ‘E noi, che dobbiamo fare?’
Rispose: ‘Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; contentatevi delle vostre paghe.’

Poichรฉ il popolo era in attesa, tutti si domandavano in cuor loro, riguardo a Giovanni, se non fosse lui il Cristo. Giovanni rispose a tutti, dicendo:

‘Io vi battezzo con acqua, ma viene uno che รจ piรน forte di me, al quale io non sono degno di sciogliere neppure il laccio dei sandali.
Costui vi battezzerร  in Spirito Santo e fuoco. Egli ha in mano il ventilabro per ripulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel granaio; ma la pula la brucerร  con fuoco inestinguibile.’

Con molte altre esortazioni, Giovanni annunciava al popolo la buona novella.

Oggi il Vangelo ci chiede, ci spinge, ci esorta e, a compimento di tutta questa liturgia di gioia, ci dice come mettere in pratica la gioia dellโ€™Avvento, la gioia di una speranza che vede il compimento giร  oggi.

E questo รจ fare come fa Giovanni: annunciare la buona novella. Guardiamo a Giovanni, il Precursore. Meditiamo sullโ€™entusiasmo e la forza del suo annuncio.

Giovanni era una potenza. Venivano da lui persone di qualsiasi estrazione sociale, da qualsiasi luogo, e gli chiedevano: ‘Che cosa dobbiamo fare?’ Giovanni era capace di suscitare nelle persone il desiderio della venuta del Signore, della gioia che ci attende.

Dobbiamo essere come Giovanni. Giovanni, per ciascuno, ha una parola. Ascolta lo Spirito e, per ciascuno, ha un annuncio.

Allora, come Giovanni, anche noi possiamo predicare a tutti, senza distinzione di provenienza o di classe sociale, proprio come faceva Giovanni: predicare a tutti la conversione.

Sappiamo che il Signore viene a noi con la tenerezza e la misericordia. Il Signore ci cambia il cuore. Gesรน รจ il Signore della storia. Puรฒ cambiare le sorti della nostra miseria, puรฒ davvero cambiare tutto, perchรฉ Lui ci salva. Lui รจ la nostra salvezza, la nostra redenzione.

Allora, tutti possiamo accogliere la salvezza, e tutti possiamo impegnarci perchรฉ la salvezza ci raggiunga. In questo tempo, soprattutto in questa settimana di grazia, rivestiamoci di luce per accogliere la luce vera che illumina ogni uomo, la luce vera che vince le tenebre: Cristo Gesรน.

Ci doni il Signore di radicarci nella sua gioia che salva, che cambia, che converte il cuore. E ci doni di annunciare a tutti, come ha fatto Giovanni, che la nostra salvezza รจ vicina.

Buona terza domenica di Avvento!

Chi รจ Giuliva di Berardino

Laureata in Lettere Classiche a Roma, ha poi conseguito il Baccellierato in teologia presso la Pontificia Universitร  Antonianum di Roma, la Licenza presso lโ€™Istituto di Liturgia Pastorale di Padova e il Dottorato in Teologia con specializzazione in Liturgia, nello stesso Istituto. Eโ€™ anche pedagogista del movimento, insegnante di educazione al movimento e di religione nella scuola pubblica. Consacrata nellโ€™Ordo Virginum della diocesi di Verona, guida laboratori di danza e preghiera, predica esercizi spirituali, ritiri e conferenze dedicandosi allโ€™evangelizzazione e allโ€™accompagnamento spirituale. Ha pubblicato: โ€œDanzare la Misericordiaโ€, ed. dellโ€™Immacolata, โ€œLโ€™amore sponsale un amore che danzaโ€, Effatร  editrice, โ€œIl profumo delle donne nei Vangeliโ€ Tau editrice, โ€œLa via della bellezza. Riflessioni sulla โ€œVia Pulcritudinisโ€, Tau editrice. “La danza rituale: dalla pietร  popolare alla litrurgia” edizioni Centro Liturgico Vincenziano. Insegna liturgia per laici nelle Scuole Vicariali della diocesi di Verona e nella Scuola di Spiritualitร  S. Antonio Dottore di Padova.
Pubblica commenti al vangelo e riflessioni spirituali sul suo canale Youtube. Cura quotidianamente la rubrica โ€œShemร โ€ sul giornale online โ€œInformazione cattolicaโ€, al servizio dellโ€™evangelizzazione e della cultura religiosa. Collabora inoltre con lโ€™ufficio pellegrinaggi della diocesi di Verona proponendo itinerari di spiritualitร .

 

Articoli Correlati