Commento a cura di Giuliva Di Berardino pedagogista e liturgista.
Trascrizione, non rivista, del video.
Buongiorno a tutti. Oggi รจ domenica primo dicembre ed รจ la prima domenica di Avvento. In questa liturgia, meditiamo il mistero della Parusia, cioรจ della fine dei tempi in cui attendiamo la venuta di Gesรน Cristo, Signore della storia e nella gloria. Il Vangelo di questa liturgia ci fa contemplare proprio questo compimento eh al quale tutta la storia tende, secondo la rivelazione che ci offrono le parole stesse di Gesรน che leggiamo dal Vangelo secondo Luca, al capitolo 21, versetti 25-28 e poi 34-36.
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli: “Vi saranno segni nel sole, nella luna, nelle stelle e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciรฒ che dovrร accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo perchรฉ la vostra liberazione รจ vicina. State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso come un laccio. Infatti esso si abbatterร sopra tutti coloro che abitano sulla faccia della terra. Vegliate in ogni momento pregando, perchรฉ abbiate la forza di sfuggire a tutto ciรฒ che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo”.
Ecco, le parole di Gesรน non ci giungono nuove in realtร perchรฉ, perchรฉ questo timbro cosรฌ apocalittico, ecco, Gesรน l’aveva giร usato nel Vangelo che abbiamo ascoltato la scorsa settimana, la scorsa domenica, che ci invitava a meditare proprio un discorso apocalittico di Gesรน. Quindi anche oggi Gesรน ci invita ad alzare lo sguardo verso la fine dei tempi, ma oggi, og- oggi ci invita ancora di piรน questo Vangelo a ehm a consolidare o comunque a sollecitare nei nostri cuori gli atteggiamenti che sono proprio propri a questo tempo di Avvento, eh che sono la vigilanza e l’attesa, eh, parole appunto che contraddistinguono questo tempo liturgico in cui esercitiamo insieme questa attesa gioiosa del mondo futuro e del compimento delle promesse di bene e di felicitร che Dio ci ha trasmesso nel corso della storia, sia nostra personale che mondiale e di cui appunto siamo parte, in cui siamo inseriti. Ogni promessa di bene infatti che abbiamo ricevuto nella vita diventa la fonte della fede eh in queste promesse e in questa domenica siamo chiamati a cogliere eh proprio questo processo eh che porta nei nostri cuori la promessa di Dio eh che lavora in profonditร . Piรน speriamo, piรน crediamo, piรน il nostro cuore viene acceso dall’amore di Dio e allora siamo invitati davvero ad aprire i cuori eh alla speranza e all’attesa del compimento di tutte le promesse di bene che sono state fatte su di noi.
Lasciamoci quindi provocare dalla profezia del compimento eh che ha anche abitato il popolo di Israele, questo ci viene trasmesso dalla prima lettura tratta dal libro di Geremia, capitolo 33, versetti 14-16. “Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore – nei quali io realizzerรฒ le promesse di bene che ho fatto alla casa d’Israele e alla casa di Giuda. In quei giorni, in quel tempo, farรฒ germogliare per Davide un germoglio giusto, che eserciterร il giudizio e la giustizia sulla terra. In quei giorni Giuda sarร salvato e Gerusalemme vivrร tranquilla; sarร chiamata: Signore-nostra-giustizia”. Ecco, il profeta Geremia ci conferma: il Signore realizzerร le promesse di bene per il suo popolo. Crediamoci, fratelli e sorelle, in questa domenica. Crediamo e speriamo e preghiamo insieme come comunitร . ร il Salmo 29 che la liturgia ci, ci consegna: “A te, Signore, innalzo l’anima mia; in te confido”. “Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltร ”, dice il Salmo, “per chi custodisce la sua alleanza”. “Il Signore si confida con chi lo teme, gli fa conoscere la sua alleanza”. Ecco, confidare nel Signore perchรฉ Lui si confidi con noi e ci faccia conoscere la sua alleanza, che รจ il suo amore per noi, le sue promesse di bene eh compiute nell’amore. Allora, pregando insieme questo Salmo, chiediamo al Signore che ci insegni Lui a confidare insieme nelle promesse con la gioia del cuore, come ci esorta a fare anche l’apostolo Paolo nella seconda lettura tratta dalla prima lettera ai Tessalonicesi, capitolo 3, versetti dal 12, poi capitolo 4, versetto 2: “Fratelli, il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell’amore fra voi e verso tutti, come sovrabbonda il nostro per voi, per rendere saldi i vostri cuori e irreprensibili nella santitร davanti a Dio e Padre nostro, alla venuta del Signore nostro Gesรน con tutti i suoi santi”.
Allora oggi iniziamo questo periodo di Avvento non solo come un tempo in cui siamo presi dall’inevitabile corsa dei regali, degli auguri, delle cene o dei pranzi con gli amici, ma iniziamo un tempo di grazia in cui possiamo cercare il tempo per ascoltare il nostro cuore, per lasciare riemergere da profondo quelle promesse di gioia e di bene che ci sono state fatte lungo il corso della nostra vita e cosรฌ imparare ad alzare lo sguardo eh a guardare in alto, imparare ad affidarci di piรน alle promesse di bene che Dio ha su di noi, nel mezzo delle nostre corse, delle nostre preoccupazioni, delle nostre anche aspettative, spesso deluse, che abbiamo appunto coltivato e in questo modo do- abbiamo anche soffocato tutto questo bene che invece รจ dentro il nostro cuore, queste promesse di bene che il Signore ci ha fatto, il Signore Dio, attraverso anche gli altri che ci sono vicini. Allora chiediamoci oggi, dopo aver celebrato insieme la liturgia, nel segreto del nostro cuore, nel silenzio del cuore, chiediamoci eh cosa attendo di piรน di ogni altra cosa, cosa spera il mio cuore davvero, per cosa sono pronto a vigilare, cioรจ a stare sveglio a non cercare riposo, che cosa attende davvero il mio cuore? Qual รจ il desiderio profondo che io coltivo? E forse, se come ci insegna no la parola di Dio, scopriremo che in fondo c’รจ qualcosa che ci spinge a sperare. Eh ma in realtร non รจ un qualcosa, ma รจ qualcuno. Mh, perchรฉ colui che il nostro cuore profondamente desidera รจ Dio. Vedete, Sant’Agostino ci ha lasciato eh nella sua opera “Le Confessioni”, proprio all’inizio di questa sua opera, una bellissima frase dove c’รจ proprio sintetizzato tutto questa, il senso, no, dell’Avvento, della nostra vita e e anche di quello che possiamo meditare nel nostro silenzio: “Fecisti nos ad te, Domine, et inquietum est cor nostrum, donec requiescat in te”. Ascoltiamo allora il nostro cuore, ascoltiamo il desiderio di pace che รจ dentro di noi in questa prima domenica di Avvento e presentiamo ancora al Signore questo mondo in guerra, i nostri cuori inquieti e confidiamo insieme nel Signore. Lui solo รจ la nostra speranza. Buona prima domenica di Avvento.
Chi รจ Giuliva di Berardino
Laureata in Lettere Classiche a Roma, ha poi conseguito il Baccellierato in teologia presso la Pontificia Universitร Antonianum di Roma, la Licenza presso lโIstituto di Liturgia Pastorale di Padova e il Dottorato in Teologia con specializzazione in Liturgia, nello stesso Istituto. Eโ anche pedagogista del movimento, insegnante di educazione al movimento e di religione nella scuola pubblica. Consacrata nellโOrdo Virginum della diocesi di Verona, guida laboratori di danza e preghiera, predica esercizi spirituali, ritiri e conferenze dedicandosi allโevangelizzazione e allโaccompagnamento spirituale. Ha pubblicato: โDanzare la Misericordiaโ, ed. dellโImmacolata, โLโamore sponsale un amore che danzaโ, Effatร editrice, โIl profumo delle donne nei Vangeliโ Tau editrice, โLa via della bellezza. Riflessioni sulla โVia Pulcritudinisโ, Tau editrice. “La danza rituale: dalla pietร popolare alla litrurgia” edizioni Centro Liturgico Vincenziano. Insegna liturgia per laici nelle Scuole Vicariali della diocesi di Verona e nella Scuola di Spiritualitร S. Antonio Dottore di Padova.
Pubblica commenti al vangelo e riflessioni spirituali sul suo canale Youtube. Cura quotidianamente la rubrica โShemร โ sul giornale online โInformazione cattolicaโ, al servizio dellโevangelizzazione e della cultura religiosa. Collabora inoltre con lโufficio pellegrinaggi della diocesi di Verona proponendo itinerari di spiritualitร .