Sommersi da una mole crescente di dati e informazioni ci chiediamo se davvero il nostro sapere stia crescendo o se piuttosto non ci stiamo disperdendo su mille fronti, senza riuscire più ad avvicinarci – come immaginavano gli antichi – all’essenza delle cose.
Può essere utile riscoprire che già per i medievali la virtù della “studiosità” consisteva anzitutto nel saper selezionare e nel dedicarsi ad immersioni di profondità, piuttosto che a raccolte tanto ampie quanto superficiali… Per chi desidera andare oltre gli spunti del clip c’è un articolo da scaricare qui.