So già che arrivati a leggere la prima parte di questo brano del Vangelo abbiate pensato: “Ma Matteo era proprio necessario scrivere questo elenco infinito di nomi sconosciuti?”. Sappiamo che nulla nel Vangelo è scontato o inutile e neppure questo elenco, anzi leggere la genealogia di Gesù ci fa capire che la sua venuta nel mondo non è assolutamente una improvvisata, ma un dono vero e proprio.
Quando dobbiamo fare un regalo a una persona che ci sta a cuore ci pensiamo, andiamo a cercare con cura quello che le piacerebbe scartare, magari giriamo negozi su negozi fino a quando non troviamo ciò che la renderà felice. Ecco Dio Padre ha progettato tutto per farci questo dono speciale: la venuta del suo Figlio.
La cosa ancora più bella di questo Vangelo è che la venuta di Gesù sulla terra non è frutto di un copione già preimpostato da Dio, ma di un continuo contatto con altri esseri umani che grazie al loro “eccomi” hanno permesso la venuta di Gesù tra noi, Maria e Giuseppe ne sono la dimostrazione più vera. Dio non è un burattinaio che manovra gli esseri umani a proprio piacimento, ma si avvicina agli uomini, chiede, sussurra, lascia libertà di scegliere.
Questo Vangelo di oggi ci insegna che la storia di ognuno di noi non è casuale, ma è sempre frutto di un progetto d’amore grande e sconfinato.
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