Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 8 Ottobre 2021

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Se provate a cercare su Google la parola “mano di Dio” i risultati vi riporteranno soprattutto il goal che Maradona fece con la nazionale Argentina contro l’Inghilterra ai quarti di finale dei Mondiale 1986.

Essendo basso di statura e vedendosi arrivare il pallone abbastanza alto Maradona, capendo di non poter arrivarci con la testa, segnò un goal allungando la mano senza che l’arbitro se ne accorgesse facendo vincere la sua squadra. Gesù dice di scacciare i demoni con “il dito di Dio”; effettivamente questa non è un’espressione Sua, infatti troviamo presente questo “dito di Dio” anche in Esodo 8,15 quando i maghi del faraone, vedendo la seconda piaga d’Egitto e non sapendo eguagliare ciò che succedeva, esclamarono appunto “È il dito di Dio”.

Il dito, o addirittura la mano (perché il Signore non si lascia vincere in generosità) di Dio è semplicemente quella spinta, quel di più che io con le mie forze non arrivo a fare. Un po’ come a Maradona la vita ci riserva alle volte palloni che sembrano troppo alti per noi; ecco è li che interviene il Buon Dio, Egli non ci lascia mai soli, ma ci spinge a continuare il “torneo” della nostra vita per vincere la finale: il Paradiso.

Sono consapevole di avere dei limiti, di non essere perfetto? Riesco ad affidare al Signore alcune situazioni che da solo non riuscirei a risolvere?


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