Scusa Signore, non è che ti voglio allontanare, è che proprio non ce la faccio. Non ce la faccio a consegnarti tutto me stesso, le mie piccolezze, le mie meschinità, il mio essere peccatore. Non ce la faccio a non fissarmi solo nei miei limiti e nelle mie fragilità, a vedermi con i Tuoi occhi.
Il fatto è che davvero non ce la faccio a rendermi vulnerabile, a lasciarTi entrare definitivamente nella mia vita. Anche se forse un definitivamente non ci sarà. Forse quindi c’è da imparare ad avere pazienza, a lasciarmi andare a poco a poco, a fidarmi un po’ alla volta, ma con decisione, della Tua Parola.
Perché come faccio a rendermi vulnerabile a Te senza ascoltarTi, senza frequentarTi, senza conoscerTi e riconoscerTi nella vita di tutti i giorni, senza fidarmi di quei prodigi che compi nel mio quotidiano anche quando sono troppo distratto per accorgermene. Chissà se per qualche frazione di secondo Pietro avrà pensato a queste cose.
Sicuramente però avrà provato un grande senso di inadeguatezza difronte alla grandezza e alla bellezza dell’Amore del Signore. Chissà. Però forse è vero, l’unica cosa da fare è fidarsi, lasciarsi andare e rendersi vulnerabili a questo Amore.
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