Come il primo annuncio della nascita del Salvatore è stato fatto ai pastori, giudicati gli ultimi degli ultimi, i più lontani da Dio, così Gesù inizia la sua predicazione proprio in Galilea, considerata dai giudei regione malfamata e disprezzata.
La motivazione è chiara e più volte ribadita dalla stesso Gesù: “Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce”…”non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati” (Mt 9,12)…”non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori” (Lc 5,32) e non penso ci sia bisogno di continuare.
La questione è molto semplice: fintanto che ci sentiremo giusti e osservanti della legge difficilmente potremo fare esperienza di Dio. Perché l’Amore va lì dove manca e Maria ci ricorda che il Signore guarda, benedice e abita “l’umiltà della sua serva” non le sue qualità .
Se siamo infatti, pieni di noi stessi, non ci sarà mai spazio per Dio. Le parole di Paolo, in merito, sono molte chiare: “mi vanterò ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo…quando sono debole, è allora che sono forte” (2Cor 12,9-10).
Fonte: Il canale Telegram ufficiale di Animatori Salesiani: ogni giorno il Vangelo del giorno seguente sul tuo telefono e altri contenuti utili per il tuo cammino spirituale!
Leggi altri commenti al Vangelo del giorno