Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 7 Aprile 2023

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A distanza di pochi giorni siamo invitati a riascoltare il racconto della passione e morte di Gesù: domenica l’abbiamo ascoltato nella versione di Matteo, oggi secondo l’evangelista Giovanni.

Il contesto liturgico ci chiede di assumere l’atteggiamento di Maria, delle donne che erano con lei e del discepolo che egli amava: stare presso la Croce! Perché continuare a rimanere in questo dolore? Perché conservare questa mestizia? Non potremmo passare direttamente alla Pasqua? Ci sono voluti tre giorni e le “morti” della nostra vita spesso durano anche di più… ma Gesù rimane lì!

Gesù avrebbe potuto scendere da quella croce? Sì. Ma non ha intenzione di intrappolarci con un miracolo, “perché ha sete di una fede nata dalla libertà e non dal miracolo” (F. Dostoevskij). Ho sete? Di cosa hai sete, Gesù? Ho sete di un amore libero. Sofferente, limitato, ma libero!

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