Gino Strada, fondatore di Emergency scomparso recentemente diceva: “Se uno di noi, uno qualsiasi di noi esseri umani, sta in questo momento soffrendo come un cane, è malato o ha fame, è cosa che ci riguarda tutti. Ci deve riguardare tutti, perché ignorare la sofferenza di un uomo è sempre un atto di violenza, e tra i più vigliacchi”.
Chi siamo noi di fronte alla sofferenza altrui? Siamo coloro che preferiscono chiudere gli occhi e far finta che non esista, oppure siamo pronti ad agire nell’immediato ignorando il rischio di poter essere criticati o giudicati? La sofferenza altrui ci pone sempre di fronte a questo bivio in cui scegliere è obbligatorio perché anche una non scelta è, in realtà, una scelta: non scegliere significa ignorare l’altro e lasciarlo annegare nella sua afflizione.
Gesù oggi ha scelto di agire, di chinarsi di fronte alla sofferenza anche davanti al pettegolezzo di chi aspettava un passo falso per poterlo attaccare. Oggi anche noi siamo chiamati a scegliere, scegliere è un atto di responsabilità verso la vita altrui indipendentemente dal giorno della settimana, dalle regole, dalle imposizioni, dalle critiche.
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