Davanti al Signore che viene nel mondo, davanti al Signore che viene nelle nostre vite possiamo restarne turbati, come Erode che ha paura che quel Re appena nato possa sottrargli il potere, e considera quella nascita, lโincontro con il Signore, una sorta di โpericoloโ per la propria autosufficienza, un elemento di disturbo per i propri progetti di potere giร delineati, un imprevisto da risolvere, per cui non si smuove di un passo dal proprio palazzo, rinunciando a un incontro che forse lo avrebbe cambiato per sempre.
Oppure possiamo vivere questi giorni e quelli che verranno come i Magi, desiderosi di incontrare il Signore, disposti a mettersi in viaggio, a lasciare โluoghiโ sicuri e appigli conosciuti per riconoscerLo nella semplicitร disarmante, nellโinaspettata essenzialitร di un bimbo in braccio a sua madre. E lรฌ provare una gioia grandissima, che vale piรน di ogni ricchezza, di ogni dono prezioso.ย
Quando capita di perderci, ritroviamo la stella, affidiamoci e ritorniamo a quei momenti, quelle situazioni, quelle persone, quei desideri che ci portano dritti dal Signore. Lโabbiamo atteso durante lโAvvento, ora รจ Lui che ci attende.
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