Il quadro, descritto dal Vangelo di questa II domenica di Avvento, è molto particolare, infatti l’evangelista esprime l’adempimento di una profezia: la voce di cui parla Isaia è quella di Giovanni Battista e il contenuto del messaggio del profeta antico è lo stesso dell’ultimo dei profeti.
L’attesa per la venuta di Gesù è impaziente, ma per accogliere il Signore è necessario spianargli la strada verso il nostro cuore, è necessario sgombrare i sentieri dai massi pesanti della nostra quotidianità. Potrebbe essere giunto il momento di una revisione, di una bella confessione, è il momento per ascoltare ciò che il Signore attraverso la Parola, la vita e gli altri vuole dirti.
Ciascuno di noi è chiamato ad essere portatore di profezia: prova ad avvertire quell’impellenza di proclamare, di parlare, di far conoscere Qualcuno di cui ti stai innamorando, perché ti ha pienamente riconciliato con la tua vita e la tua storia.
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