Quando ci troviamo di fronte a situazioni difficili da affrontare, quando abbiamo accanto una persona che soffre, la sensazione che spesso abbiamo è quella di non riuscire a fare mai abbastanza. Molte volte, infatti, il senso di colpa ci pervade e nella nostra mente cominciano a comparire milioni di interrogativi: “Forse avrei potuto fare di più?”, “forse avrei dovuto sacrificarmi più di quanto abbia fatto?”, “avrei dovuto dedicare meno tempo a me stesso?”
Oggi il Signore, da buon Padre, ci ricorda di non essere eccessivamente severi con noi stessi e ci fa capire che non sono i gesti eclatanti a misurare chi siamo veramente o a dimostrare che realmente abbiamo dato tutti noi stessi. Quella vedova aveva messo li quelle due monete, pensando probabilmente di non aver fatto nulla di straordinario rispetto a coloro che ne gettavano molte di più, ma il Signore scruta il suo cuore e capisce che solo quella donna era riuscita davvero a dare tutto!
Il Vangelo di oggi ci ricorda il nostro sacrificio non si misura sulla base del gesto che oggettivamente compiamo, ma su tutta la fatica e lo sforzo con cui lo compiamo.
Quando pensi di non aver fatto abbastanza, fermati un attimo e fatti solo una domanda:” Ho fatto tutto quello che io nella mia situazione avrei potuto fare?” Se la risposta è sì, smetti di paragonare i tuoi gesti a quelli altrui o di angosciarti inutilmente.
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