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Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 31 Agosto 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mt 25,1-13

A volte ce ne dimentichiamo, ma il Signore dona a ciascuno di noi uno o piรน talenti, una o piรน capacitร , propensioni, passioni. Spesso pensiamo sia tutto per nostra bravura, o al contrario crediamo di non essere abbastanza “bravi” o “all’altezza” per metterci in gioco.

Sia in un caso sia nell’altro il talento che ci viene consegnato va perduto.. la paura di sprecarlo, la premura di tenerlo solo per noi per non sciuparlo, o il timore di metterci in gioco perchรฉ potremmo perdere qualcosa ci portano a chiuderci in noi stessi: il talento lร  era e lร  resta.

L’ira del padrone con il suo servo dovrebbe scuoterci un attimo: non si parla di un Dio che se la prende con i suoi, o che cerca un guadagno, piuttosto ci serve come campanello di allarme per guardare un po’ a noi stessi e ai nostri talenti. Che cosa ne stiamo facendo?

Dovremmo tenere a mente che il nostro รจ il Dio delle piccole cose, e che ciรฒ che mette nelle nostre mani รจ sempre importante e prezioso, degno di cura e degno di condivisione. Nella grande libertร  che il Signore ci ha dato, abbiamo la possibilitร  di mettere in gioco tutto ciรฒ che ci dona per rimetterlo nelle Sue mani, perchรฉ se รจ tenuto per noi muore, se รจ riconsegnato a lui si moltiplica.

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