Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 30 Agosto 2023

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Le parole di Gesù di oggi arrivano dirette come un pugno nello stomaco ma invece di ferirci possono guarirci. Guarirci da cosa? Dalla presunzione di essere giusti, perché proprio questa convinzione può rivelarsi molto pericolosa per la nostra vita spirituale. Può impedirci di crescere nell’amore e di guardare agli altri come fratelli da amare e non come imputati da condannare.

La vita non è un tribunale e nessuno di noi è in diritto di ergersi a giudice del prossimo. Per superare questa tentazione, basta fare memoria di tutte le volte in cui la misericordia di Dio ci ha rimessi in piedi dopo ogni caduta.

Basta puntare lo sguardo a quella croce che è per noi strumento di salvezza e fonte inesauribile di grazia. Basta pensare alla vita di Gesù, che non ha mai voluto stare al centro ma ha abitato le periferie esistenziali, per riportare il peccatore a vivere nella luce.

Lui che guarda al cuore ci aiuterà a superare la tentazione di vivere da sepolcri imbiancati, che fuori hanno tutto in ordine ma dentro ospitano la morte. Gesù ci vuole vivi, magari un poco ammaccati ma vivi e veri, con noi stessi e con gli altri.

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