Il Signore non ci chiede mai di diventare così infedeli a noi stessi da dissimulare quei momenti in cui il nostro cuore non sembra più capace di camminare nella fede. Nella vita bisogna essere autentici, autenticamente umani, con tutto quello che questo comporta.
Tommaso, non era con gli altri discepoli quando Gesù appare loro, ed ancor di piú si sentiva turbato e tradito. Dopo la morte di Gesù ha avvertito la necessità di mettersi da parte, di non continuare con gli altri apostoli.
Ma decide di tornare con gli altri, di sua volontà, nessuno lo ha costretto! La sua risposta infatti è più un grido di rabbia che una mancanza di fede. Il Signore risorto non si è lasciato intimorire da Tommaso quando si è barricato dietro un muro di protezione e di separazione che aveva innalzato per evitare di essere nuovamente ferito.
Gesù ha cercato Tommaso, non lo ha rimproverato, lo ha guardato negli occhi e quella rabbia, quella paura sono svanite tanto da fargli dire: “Mio Signore e mio Dio!”. Si, il Signore continuamente è davanti a noi dandoci prova della sua esistenza nella nostra vita, noi siamo pronti a rispondere come Tommaso?
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