La vita ridonata a l’amico Lazzaro rappresenta la condanna a morte di Gesù. Che paradosso! Ma in realtà se ci pensate bene, in fondo va sempre così.
Per dare la vita bisogna offrire la propria. Pensate per un attimo a quanti sacrifici (piccole morti) hanno fatto i nostri genitori, educatori, sacerdoti, suore per contribuire alla nostra crescita fisica, umana, morale, spirituale.
Ma ne è valsa la pena? Qualcuno potrebbe pensare che siano sacrifici inutili, ma se lo chiedete ai diretti interessati sarebbero pronti a rifarlo altre mille volte. Perchè la vita ha senso se donata, se spesa; chi prova a custodirla gelosamente ed egoisticamente muore lo stesso, lentamente, nella sua solitudine ma senza portare frutto.
Perchè non ci sono vie di mezzo: c’è chi apparentemente conserva la vita, ma si spegne gradualmente e chi, invece, sembra che perda la vita, ma pianta semi di immortalità.
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